mercoledì 19 dicembre 2007

Buon Natale e felice anno nuovo a tutti

Cari lettori me ne vado in vacanza, contrariamente al trend locale espresso nel mio ultimo post, vi faccio gli auguri di buon Natale sperando di avere nell'anno nuovo un po' piu' tempo di commentare come vedo le cose da quaggiu'.

venerdì 30 novembre 2007

Buona Festa d'inverno a tutti!

Come al solito ho poco tempo per scrivere, ma volevo riflettere sugli eccessi della politically correctness che vedo come un fattore fondamentale nell’implosione della societa’ occidentale. Questo e’ un tema che ho gia’ affrontato in passato; ma in questi giorni in cui in Sudan si chiede la condanna a morte per il nome di un peluche, qui neglui USA si sta facendo piazza pulita di tutto cio’ che puo’ vagamente ricordare gli aspetti religiosi del natale.



La stessa parola Natela (Christmas) che in inglese e’ derivata dalla parola “Cristo” e’ stata praticamente eradicata dal vocabolario delle grandi aziende e sostituito con acronimi come “Stagione delle Vacanze” e “Festa dell’Inverno”.
Questi strazi non fanno prima pagina da nessuna parte ma pur essendo all’estremo opposto del talebanismo mussulmano finiscono proprio per fare il gioco degli estremisti religionsi (di tutti i colori) creando una sociata’ artificialmente asettica dove nessuno ha piu' il coraggio di scagliarsi contro il prosetilismo religioso dei gruppi piu’ estremi.

mercoledì 21 novembre 2007

Risvolti sociologici della grazia al tacchino

Domani e’ thanksgiving, la festa piu’ sentita negli Stati Uniti.
Volevo fare un paio di riflessioni su questa celebrazione nazionale che a mio avviso permette di evidenziare lo spirito dei “padri fondatoru” di questa nazione.
Innanzitutto e’ molto interessante il fatto che la festa cardine sia un giorno completamente arbitrario, celebrato solo negli USA e non legato ad alcun avvenimento religioso.
Questo suggerisce che le fondamenta di questo paese siano laiche a dispetto delle sue origini basati sull persecuzione religiosa. I pellegrini erano arrivate in nord america alla ricerca di liberta’, spesso liberta’ religiosa, ma non hanno voluto imporre un paradigma di culto alla loro festa nazionale.
La festa e’ semplicemente un momento di riflessione su tutto cio’ per cui bisogna essere contenti nella vita. Oltre a dimostrare l’innato ottimismo su cui e’ basato questo paese; il fatto che si possa ringraziare Dio, Buddah, i genitori o la buona stella per le gioie della vita e’ una grossa lezione di tolleranza.
Un’ultima tradizione che volevo evidenziare, che dimostra come questo sia un paese che in fondo non si prende troppo sul serio, un paese di “good old boys”, e’ la tadizione del perdono presidenziale del tacchino.
Il giorno del ringraziamento ogni famiglia in america cucina un tacchino, fate voi i conti ma stiamo parlando milioni di tacchini “sacrificati” alla festa nazionale. Un paio di giorni prima di Thanksgiving il presidente americano “grazia” un tacchino con una celebrazione ufficiale nella quale garantisce all’animale una “serena vecchiaia”.

Ok post un po’ melenso sui valori di questo paese ma il tempi di guerre, tensioni religiose e classi politiche ormai scollate dalla realta’ di noi umani, mi fa sorridere l’idea che qualcuno un tempo si sia inventato il perdono presidenziale per il tacchino.

lunedì 12 novembre 2007

Ultra' public enemy number one

Un paio di settimane che non scrivo ma voglio mettere giu' due righe in relazione all'omicidio del tifoso Laziale da parte dell'agente della polstrada avvenuto ieri.

Innanzitutto volevo esprimere le mie condoglianze alla famiglia e agli amici di Gabriele Sandri.

Gia' mesi fa avevo sollevato sospetti sull'operato della polizia durante la partita Manchester-Roma.

Senza entrare nei dettagli di questo omicidio volevo solo osservare che anche quando muore un tifoso a causa dell'operato delle forse dell'ordine(?) la colpa e' sempre e solo degli ultras.

Sull'onda emotiva della morte dell'ispettore Raciti sono state passate leggi demenziali per evitare gli scontri tra tifosi e per uccidere il tifo organizzato. Ora che a morire e' un tifoso e non un poliziotto si passano altre leggi contro il movimento ultras invece di guardare nell'operato della polizia.
Non sono qui a dire che tra le fila dei tifosi si nascondano solo santi ma credo che il nemico numero uno del paese non sa il movimento ultras e credo che governo e forze di polizia dovrebbero concentrare le loro energie in altre direzioni.
Non per essere cinico ma un poliziotto e una manciata di tifosi morti negli ultimi 20 anni non mi sembra un caso da emergenza nazionale!

giovedì 25 ottobre 2007

Un secolo di Comunismo in 4 bullet points

Sintetizzando la discussione qui sotto direi che abbiamo imparato (anche dai bocciati e dai rimandati a settembre) che:
- La dottrina Marxista ha avuto il grande pregio di stimolare il cambiamento dei sistemi capitalistici verso la socialdemocrazia
- Esperimenti di applicare il sistema marxista/comunista su larga scala per governare intere nazioni e’ sempre fallito
- Tale fallimento si puo’ in parte ricondurre all’errore di forzare ogni aspetto della societa’ ad obbedire a dei dogmi filosofici, di qui l’inevitabile trasformazione del comunismo (e della teocrazia) in sistemi dittatoriali
- Un altro importante aspetto per il fallimento dei regimi comunisti e’ che i principi fondamentali sono basati su concetti economici antiquati (necessita di ampie forze lavoro) resi obsoleti da sviluppi tecnologici e sociali

Mi aspettavo un po’ di piu’ dal fior fiore di filosofi e politicanti che leggono questo blog ma direi che la soluzione raggiunta mi sopra “in equilibrio”.

La cosa interessante da osservare e’ che dalla disgregazione dei paesi comunist (Russia, Cina) sta uscendo un capitalismo di fine ‘800, un sistema di dittatura/oligarchia capitalista con la propensione di accumulare ricchezze nelle mani di pochi fortunati ed opprimere le masse. La cosa ridicola e’ che il marxismo era nato proprio per contrastare tale modello.

venerdì 19 ottobre 2007

Compagni in Roll Royce - Perche’ il Comunismo non funziona?

In questi giorni si sta svolgendo in Cina il diciassettesimo congresso del partito comunista. Un evento molto importante che si svolge ogni cinque anni e dal quale dovrebbero emergere le direttive per il futuro del colosso asiatico.
Penso che in queste ore i delegati del partito unico stiano facendo una certa difficolta’ a conciliare il profilo ideologico della riunione con la realta’ della Cina odierna.
Sicuramente cinque anni fa nessun delegato e’ arrivato in Roll Royce come ha invece fatto ieri la compagna Chen Ailian. Segno questo di una Cina che sta cambiando rapidamente ma che e’ ancora governata da un sistema sulla carta comunista.
Mi piacerebbe aprire un dibattito su questo blog sul comunismo e su come nessun regime ispirato a tali idea sia riuscito a sopravvivere all’ideologia fondatrice.
Tutti i regimi comunisti della storia hanno infatti prodotto poverta’ e miseria per le loro nazioni e l’unico modo di mantenere da parte della classe dirigente e’ stato dare aperture verso il libero mercato.
E’ allora il comunismo una teoria filosofica che puo trovare spazio solo sui libri?
Ed e’ il capitalismo l’unico sistema che puo dare stabilita’ e benessere?

Temi chiaramente provocatori per vedere se escono allo scoperto i lettori che non commentano mai ;-)

venerdì 12 ottobre 2007

A quando il Nobel per gli effetti speciali?

Oggi Al Gore completa un Grand Slam senza precedenti nella storia, un film con incassi miliardari al botteghino, oscar, megacocerto globale e premio Nobel.
Un bravo al grassottello politico del Tennesee che dopo essere stato scippato sette anni fa della Casa Bianca, ha trovato un’onda da cavalcare che gli sta dando e gli dara’ grosse soddisfazioni.
Una tirata d’orecchie invece al Comitato per il Nobel che si e’ lasciato impressionare dagli occhioni degli orsi polari e da computer-graphics apocalittiche di Manhattan sommersa dall’oceano.
Non mi e’ chiaro come con i centinaia di conflitti in corso in tutto il mondo il premio per la Pace debba andare ad un documentario dove si vede Al Gore in uno delle sue presentazioni ad effetto per cui, tra l’altro, si fa pagare $175 mila dollari ad apparizione.

La repentina ascesa di Gore a paladino dell’ecologia apre a mio avviso un capitolo nuovo nel modo di fare politica e di smuovere l’opinione pubblica. Vedo un parallelismo con il caso Grillo in Italia e inizio a credere che vi sia una strategia di aggirare i canali istituzionali ed arrivare direttamente alle masse con un messaggio iper-semplificato ed iper-drammatizzato.
Non e’ chiaro dove portera’ questo trend, se Gore correra’ per la casa bianca o se Grillo sara’ eletto in parlamento; certo e’ che negli ultimi anni abbiamo visto presentazioni taroccate (ricordate Colin Powell alle Nazioni Unite?) scatenare guerre e far vincere premi Nobel.

venerdì 28 settembre 2007

Quando i Ricchi non Piangono

Ancora un post sull’operato della Federal Reserve, questa volta per sottolineare che il mandato della Banca Centrale Americana e’ di regolarel’economia USA e non quello di proteggere gli interessidelle grandi aziende finanziarie.
La scorsa settimana la Fed ha tagliato il tasso di sconto USA di mezzo punto, dopo aver nelle settimane precedenti tagliato il tasso interbancario.
Queste sono manovre disegnate per proteggere le istituzioni finanziarie che sono alla ricerca disperata di soldi dopo aver fatto dei pasticciacci con la compravendita dei mutui “facili”.

Il taglio del tasso di interesse ha generato l’ennesima caduta del dollaro con la conseguenza di rendere i beni eservizi stranieri piu’ cari per i cittadini americani ed alimentare l’inflazione.
Ben Bernanke, il successore di Greenspan, sin da quando sie’ insediato alla guida della Fed, ha dichiarato che il suoprimo obietivo e’ il controllo dell’inflazione.
La Fed la settimana scorsa ha dimostrato con i fatti che preferisce aiutare istituzioni che per anni hanno fatto fior di guadagni con i prestiti subprime piuttosto che salvaguardare i cittadini da un aumento del costo della vita.
Un altro esempio che i rischi di fare un investimento sbagliato non sono uguali per tutti e che il salvagente viene spesso lanciato a chi meno ne ha bisogno.

martedì 18 settembre 2007

Greenspan tra bolle e spuma

Alan Greenspan e’ stato governatore della Federal Reserve, la banca centrale Americana, per ben 16 anni ed ha lasciato il suo incarico l’anno scorso. Il buon Alan ha lavorato per presidenti Democratici e Repubblicani ed e’ considerato dai piu’ il vero e proprio "padrino" dell’economia Americana. L’anno scorso il buon Greenspan ha deciso di andare in pensione, o meglio ha deciso di diventare un’opinionista profumatamente pagato da giornali e TV.
Il mio sospetto e’ che zio Alan abbia lasciato il lavoro di timoniere dell’economia Americana conscio di aver combinato un bel pasticcio. Ha lasciato sapendo che altrimenti in qualche mese sarebbe stato attaccato da molti fronti e la sua credibilita’ e prestigio sarebbero stati duramente scalfiti.
Ma lasciatemi raccontare questa storia dalla fine!. Ieri Alan Greenspan ha finalmente ammesso che c’e’ una colossale bolla immobiliare negli Stati Uniti. Meglio tardi che mai, dico io, visto che il sottoscritto (ed esperti di ben piu’ grosso calibro) stanno battendo questo tasto da ormai due anni. Tra l’altro la cosa in questo momento sembra pressoche’ lapalissiana visto che e’ stanta nelle prime pagine dei giornali da piu’ di un mese.
La cosa che forse I piu’ non sanno e che I giornali non si azzardano a scrivere e’ che e’ stato proprio Greenspan ad alimentare questa bolla immobiliare.
La Federal Reserve ha tagliato I tassi di interesse troppo e per troppo tempo. Dal 2001 al 2004 la banca centrale Americana ha tagliato tassi d’interesse in continuazione portandoli dal 5% all1%.
Dal 2002 al 2004 il tasso d’interesse USA e’ stato sotto il 2%; in termini pratici questo significache costava molto poco indebitarsi.
Sicuramente questo ha fatto bene al rilancio dell’economia Americana dopo l’11 settembre, ha fatto pero’ male ai consumatori che si sono indebitati fino al collo e stanno soffrendo anche i grossi investitori (da qui il crollo delle borse di questi giorni).
La ragione per cui investment banks ed edge funds soffrono e’ che quando i BOT rendono l’1,2% questi devono trovare una migliore remunerazione per il capitale. Ecco che allora I mutui rischiosi fatti a gente che non puo’ ripagarli rendevano il 5-6% contro il 3% di un mutuo normale e diventano appetibili.
Morale della storia Greenspan ad un certo punto dev’essersi reso conto che per risollevare l’economia aveva creato una bolla molto simile a quella di internet di qualche anno prima.
I segnali dell'esistnza di questa bolla sono divetati evidenti agli addetti ai lavori da piu' di due anni ma Greenspan ha sempre energicamente negato l'esistenza di questo rischio.
Ed ha smentito fino a sei mesi fa quando, ormai non piu’ governatore, ha concesso che ci potesse essere una “spuma”. Il furbone invece di parlare di bolla ha parlato di tante piccolo bolle localizzate nelle varie citta’ degli Stati Uniti ma non di un grande problema nazionale.
Finalmente ieri il buon Greenspan ha ammesso che sta benedetta bolla c’e’ e che e’ un vero problema per l’economia mondial.
Fortunatamente per lui non dovra’ sistemare questo problema.

sabato 8 settembre 2007

La Russia assomiglia sempre piu' all'URSS

Ancora una notizia che arriva dalla Russia e che conferma come sotto la "presidenza" di Putin stia tornando ad essere la dittatura del passato.

Il regime sta usando i manicomi come una forma di repressione del dissenso. L'attivista e giornalista russa Larisa Arap per prima ha portato alla ribalta il ritorno a questa pratica del passato, pubblicando una serie di articoli che denunciavano abusi su adulti e minori.
In un non troppo sottile giochino di potere, il 5 luglio scorso Larisa e' stata internata dai funzionari russi in un manicomio.

La scorsa settimana proteste internazionali hanno portato alla liberazione di Larisa, ma sicuramente persone meno in vista non potranno avere la stessa fortuna.

sabato 1 settembre 2007

Fermare il clima a suon di carte bollate

Riprendo il mio tormentone su riscaldamento globale ed effetto serra.
Per fare un riepilogo delle
puntate precedenti la mia teoria di base e’ che vi sia un fenomeno di riscaldamento del pianeta in corso ma che questo poco abbia a che fare con l’attività umana e l’effetto serra.
La cosa che mi fa particolarmente innervosire è l’uso indistinto delle due espressioni effetto serra e riscaldamento globale quando non sono assolutamente la stessa cosa.

Senza rivangare i post passati volevo fare un ragionamento per assurdo partendo dalle parole del capo della NASA Michael Griffin
Griffin ha recentemente fatto
un' affermazione per la quale e' stato crocefisso dai media ma che invece credo abbia molto senso. Griffin semplicemente afferma che " il clima del pianeta ha fluttuato per millenni” e che “e' molto arrogante da parte nostra sostenere che l'attuale clima e' in clima ideale o il clima d'equilibrio.".

Lasciando da parte le controversie attorno al riscaldamento globale e assumiamo per un attimo che il "worst case scenario" pubblicizzato da Al Gore e' quello che ci attende in futuro.
Come pensiamo di cambiare il corso della storia a forza di decreti e carte bollate? Creando una burocrazia globale di vigili dell'emissione?
Dove e come funzionerebbe questa polizia dell'emissione? .. funzionerebbe in India e in Cina? ... funzionerebbe a Napoli e a Palermo?
E detta poi tutta a chi gioverebbe fermare il clima all'anno 2000? Fa comodo ai siberiani e ai mongoli, al Canada e al North Dakota?

Non fraintendete le mie parole, non voglio incoraggiare inquinamento ed emissioni selvagge. Supporto il movimento ecologista e m’impegno nel quotidiano per rispettare la natura.

Detto questo credo che il movimento per fermare il riscaldamento del pianeta sia una crociata utopica frutto della generazione piu’ egocentrica della storia dell’umanità. Una generazione che crede che il nostro attuale status sia la situazione di equilibrio, l’unico e il migliore dei mondi possibili.

Quando al pianeta alla fin fine che non arrivi l’acqua ad LA ma che si possano coltivare le vigne in Canada (o in Groenlandia come ai tempi dei romani) non importa nulla!

Come succede da millenni siamo noi piccoli animali che dobbiamo adattarci ai cambiamenti di questo pianeta non viceversa!

giovedì 30 agosto 2007

Comunicazione di servizio

Lunedi' scorso ho iniziato un nuovo lavoro e sono veramente con il fiato corto!
Tra l'altro non posso nemmeno accedere al Blog dal lavoro ... prometto di postare qualcosa nel weekend!
Abbracci
Il Guru

venerdì 17 agosto 2007

Il migliore amico dell'uomo

Un paio di notizie al volo sui cani o meglio sui diversi usi e costumi di questo meraviglioso pianeta.

La prima notizia viene da Vancouver Canada, dove un tassista mussulmano nega ad un non vedente di entrare nel taxi perche' acompagnato da un cane considerato creatura impura.

La seconda viene dall'India che e' infestata dai cani randagi che non possono essere uccisi per motivi religiosi, la soluzione, mandarli in Corea dove la zuppa di cane e' una prelibetezza.

Mentre il mondo occidentale apre hotel a 5 stelle per cani e gli da le pillole dimagranti queste piccole storie ci ricordano che non tutto il mondo e' paese.

martedì 14 agosto 2007

Mi faccio i complimenti da solo

Poca voglia di postare in questi giorni, soprattutto sapendo che i miei (pochi) lettori sono tutti in vacanza.
Volevo allora farmi i complimenti da solo o meglio esplicitare i complimenti che mi ha fatto Dario, sottolineando come molti dei temi portati alla ribalta su questo Blog diventano dopo qualche mese argomenti trattati ampiamente dai media italiani.
Un argomento per tutti e' il post con cui ho inaugurato questo spazio sei mesi fa ... si parlava di crisi dei mutui negli stati uniti e come questo provocherà' una recessione mondiale.
... qualcuno ha letto i giornali in questi giorni?
Buon Ferragosto!

giovedì 2 agosto 2007

Putin e le sue camicie nere

Non e’ un mistero che il presidente russo Vladimir Putin non si sia mai dimenticato dei metodi imparati in anni di militanza nel KGB.
Dopo una breve parentesi pseudo-democratica la Russia negli ultimi anni sta lentamente ma inesorabilmente tornando ad essere una dittatura.

Dall’assassinio dei critici all’aggressiva politica estera, Putin sta mostrando i muscoli del colosso sovietico rinvigorito dalle immense ricchezze petrolifere.

La forma di governo in Russia oggi assomiglia ad una dittatura di destra che rievoca il passato della “grande Russia”.

Un nuovo tassello nella costruzione di una dittatura in stile fascista è stata la creazione di un movimento giovanile fedele al governo che può occuparsi di qualche “lavoretto sporco”.
Il movimento Nashi creato nel 2005 si è reso responsabile di intimidazioni nei confronti dell’opposizione, del lancio di feci contro l’ambasciata britannica a Mosca e di altri incidenti di piazza di questo tipo. Le autorità russe chiudono un occhio verso gli incidenti generati da questo gruppo di giovani, mentre le manifestazioni pro-democrazia sono spesso disperse dalla polizia.

L’ultima trovata del Nashi e’ stato un festival estivo dove gli organizzatori invitavano i partecipanti a fare sesso per “riprodurre la razza Russa”.
Uhm cose del genere le abbiamo gia’ sentite cinquanta anni fa ... speriamo in bene...

giovedì 26 luglio 2007

Solo in America - Fare causa per un ingresso gratis in discoteca

Ecco la seconda puntata della serie "Solo in America" dove esploro le manie piu' demenziali di questo paese.

Oggi voglio parlare delle cause civili che qui sono una vera e propria piaga sociale. Il paese e' cosi' litigioso che per alcune persone "ti faccio causa" e' diventata una frase di uso omune. Il tutto e' alimentato da avvocati azzeccagarbugli che imbastiscono la causa gratuitamente ma si tengono una buona fetta dei proventi in caso di vittoria.
L'argomento e' in verita' molto serio perche' indirettamente fa aumentare i prezzi di tutti i beni di consumo e in particolare dell'assicurazione medica (fare causa al medico in caso di errore e' solitamente molto remunerativo).

Ma lasciamo stare le implicazioni di alto livello e torniamo al tema "da ombrellone".
La notizia riportata dai media nazionali e' che in giro per l'america stanno spuntando cause civili contro locali e discoteche che offrono agevolazioni al gentil sesso.
Il classico "donna omaggio" usato in tutte le discoteche del mondo per evitare che il posto si trasformi in una voliera evidentemente non va giu' a qualche troglodita. Le cause in questine affermano che l'uomo e' discriminato nei confronti della donna per non avere le stesse opportunita'. Ecco che questo tema si inquadra in un altro dei miei temi preferiti, quello della societa' "politically correct" non discriminatoria nei confronti di neinte e nessuno, che chiaramente si trasforma in un mostro di dimensioni babeliche.
Quello che sarebbe da capire nel caso in questione e' se questa e' una complotto del movimento gay o se e' qualche tirchio della madonna che e' solamente alla ricerca di biglietti "uomo omaggio".

giovedì 19 luglio 2007

Benedetto XVI – La Chiesa ingrana la retromarcia

In poco piu’ di due anni di pontificato Papa Benedetto XVI ha mandato piccoli e grandi segnali di irrigidimento delle posizioni della Chiesa Cattolica.
Da affermazioni taglienti sull’Islam alle concessioni sulla messa in latino all’affermazione che la Chiesa Cattolica e’ l’unica vara fede cristiana.
Pur non essendo un fervente cattolico personalmente credo che il Papa stia adottando la strategia giusta, e lo dico piu’ da persona di business che da persona di fede.
Il relativismo del ventesimo secolo ha portato ad un diffuso spirito New Age, dove l’individuo sceglie a piacimento il suo credo religioso e spirituale. Personalmente mi ritrovo abbastanza in questo filone di pensiero, ma il Papa, “by definition”, ha un mestiere che e’ quello di guidare e rafforzare la Chiesa.
Spero che nessuno si offenda se faccio un’analogia di mercato, ma vedo la chiesa cattolica come un prodotto che negli anni ha perso un po’ del suo smalto e non e’ piu’ il prodotto di massa che era qualche decennio fa. Come insegna la FIAT con la nuova 500, non c’e’ niente di meglio per rivitalizzare un marchio sbiadito che attaccarsi alle radici del glorioso passato.
Credo che ingranando la retromarcia Benedetto XVI stia facendo la cosa giusta per rafforzare la chiesa nel ventunesimo secolo. Di fronte alla radicalizzazione di altre religioni (in primi l’Islam ma non solo) il Papa vuole creare una chiesa piu’ “dura e pura” ed e’ disposto a perdere per strada quelli che, come me, sono trascinati a messa solo la notte di Natale.
Come un bravo generale o un capo d’azienda Papa Ratzinger preferisce avere un’organizzazione piu’ leggera e motivata con obiettivi ben precisi, piuttosto di trascinare un carrozzone dai grandi numeri ma non pronto per la battaglia.

lunedì 9 luglio 2007

Sicko di Michael Moore, Visto da Quaggiù

Nel fine settimana sono andato a vedere il film “Sicko” di Michael Moore. Avevo ripromesso a Giacomo mesi addietro di dare una mia prospettiva sul documentario.

Devo dire che la visione del documentario lascia veramente di stucco e Moore riesce a trasmettere la necessita' e l’urgenza di avere un servizio sanitario universale negli stati uniti d’america.

Il documentario è scioccante e commovente, anche se a mente fredda ci sono un paio di “trucchi del mestiere” che si possono rimproverare al bravo Moore.

Il paragone tra sistema sanitario e stile di vita negli USA ed in Europa è fatto un po’ in stile “mele contro pere”. La famiglia “media” francese mostrata nel film e’ una famiglia di professionisti che vive in centro a Parigi in un appartamento di 140 Mq. La famiglia americana che si dibatte tra i debiti accumulati per le cure mediche, vive in uno sgabuzzino a casa dei figli.

A parte questo ed altri passaggi dove Moore calca un po’ la mano, e’ innegabile che il regista riesce a centrare l’obiettivo primario del documentario che e’ quello di far capire agli americani l’importanza di un sistema sanitario universale.

Su questo discorso avevo scritto un post un mesetto fa dove sottolineavo l'urgenza di una sanita' per tutti ma dove evidenziavo come la soluzione USA passerà per una riforma del sistema delle assicurazioni private e non sfocerà in un sistema “socialdemocratico” all’europea.

Non ho molto da aggiungere a punti discussi nel post precedente, quindi voglio chiudere con un altro paio di "note a margine" al documentario di Moore.

Il primo appunto riguarda il tema centrale del lavoro di Moore da “Bowling for Columbine”, e cioe’ che l’apparato politico-mediatico vuole tenere i cittadini americani sotto un costante clima di paura per meglio tenere il popolo “in fila”. Personalmente credo che questa sia una teoria valida ma un po’ troppo “forzata” per questo particolare tema. Credo che sul discorso sanitario le forze piu’ rilevanti siano quelle del capitalismo sfrenato e che la pressione politico-mediatica sia esercitata su altri temi.

L’altro punto invece che devo assolutamente riconoscere a Moore e’ che questo documentario e’ disegnato per un’audience bipartizan. Il Moore di "Fahrenheit 911" e dei documentari precedenti non esitava a rincorrere per la strada politici ed capi d’azienda attaccandoli con toni spesso aggressivi. Durante le elezioni presidenziali del 2004 questa strategia si e’ rivelata un boomerang esacerbando la divisione destra-sinistra e ponendo le parole di Moore alla pari di quelle di qualche “pappagallo” di partito.

In Sicko vedo un tentativo di Moore di addolcire i toni ed instaurare un discorso che parli al cuore e non solo al cervello degli americani, istigando anche a tratti un senso di vergogna per come vanno le cose e di invidia nei confronti del vecchio continente.

In conclusione bisogna riconoscere a Moore di aver fatto centro ancora una volta evidenziando uno dei problemi piu' scottanti della societa' a stelle e strisce.

martedì 3 luglio 2007

Solo in America - Rimedio per cani obesi

E’ arrivata l’estate ed e’ il momento di introdurre nel blog argomenti un po’ piu’ leggeri.

Questo e’ il primo post della rubrica “Solo in America” dove (per la gioia di Coppi) evidenzierò alcune delle manie e delle nevrosi del paese a stelle e strisce.

L’argomento di oggi e’ una delle piaghe americane ... l’obesità!

La cosa divertente e’ che dopo i vari rimedi per curare l’obesita’ negli umani e’ arrivata la pillola per risolvere i problemi di linea degli amici a quattro zampe.

L’FDA ha recentemente approvato il farmaco Slentrol prodotto dal gigante farmaceutico Pfizer per far dimagrire il miglior amico dell’uomo (cliccate il link il marketing del prodotto e' divertente).

Quello che mi chiedo e' dov'e' finita la forza di volonta'. Va bene non riuscire a dire di no ad un bel doughnut o a un cheeseburger, ma non riuscire a mettere meno PAL nella ciotola di fido e' veramente il colmo!

mercoledì 27 giugno 2007

Parlamento paralizzato e giudici che legiferano

Il titolo non si riferisce all’Italia bensi’ agli Stati Uniti.
Lo scorso novembre il partito democratico ha preso controllo della camera e del senato promettendo rapidi e importanti cambiamenti di rotta nella politica USA.
A sei mesi di distanza non e’ accaduto un gran che ed e’ mia opinione che questo non sia dettato dalla frattura tra casa bianca e parlamento ma dal gioco dei sondaggi e della politica.
Il teatrino di approvare la spesa per la guerra in Iraq includendo un piano per il ritiro delle truppe era un piccolo contentino per gli elettori. al momento non si vede all’orizzonte alcuna soluzione ai vari problemi di politica interna ed estera.

La mia sensazione e’ che i politici sia di destra che di sinistra, nel tentativo di fare contenti un po’ tutti, finiscono con paralizzare il sistema legislativo e non combinare nulla. Un’eccezione a questa regola e’ stata l’amministrazione Bush che e’ riuscita a portare avanti con determinazione la sua politica di far arricchire le industrie petrolifere e l’industria bellica.

In questa paralisi legislativa i politici delegano alle corti giudiziarie le decisioni importanti. Il trucco di tutto il sistema e’ che i giudici non vengono eletti ma nominati da burocrati che a loro volta rispondono al potere politico. Quindi i politici devono vincere i concorsi di popolarità, mentre i giudici possono fare il lavoro sporco nelle retrovie.
Addirittura i giudici della corte suprema vengono nominati a vita dal presidente USA (previa approvazione del congresso). La sfortuna sfacciata (o forse il calcolo) del clan Bush e’ stato quello di ritrovarsi con due giudici della corte suprema da sostituire nel corso del proprio mandato (ad essere obiettivi anche Clinton ne aveva messi 2). Ecco che in questi giorni si iniziano a vedere i frutti di questo lavoro. Con la maggioranza di un voto (5 a 4) la corte suprema sta a passando delle sentenza allineate con il pensiero neocon. Da restrizioni sull’aborto a limiti sul finanziamento ai politici da parte dei sindacati (di sinistra) i giudici stanno facendo in qualche mese il lavoro che in sei anni il congresso ed il presidente repubblicano non sono riusciti a fare.
O forse in termini della pallavolo, forze politiche “alzano” introducendo un caso nel sistema giudiziario, e i giudici “schiacciano” emettendo sentenze allineate con chi li ha messi nelle posizioni di potere.

venerdì 22 giugno 2007

Cosa rallenterà la locomotiva cinese?

Un paio di mesi fa negli Stati Uniti si e’ verificata la morte di numerosi animali domestici che avevano mangiato una particolare marca di cibo per cani.
L’indagine della FDA ha stabilito che la causa di queste morti era un pesticida illegale negli USA da 20 anni. Il pesticida si trovava in del glutine (?) importato dalla Cina.

Questo caso ha scatenato l’FDA che vuole capire se prodotti alimentari destinati agli umani presentavano lo stesso rischio. Non sono ancora stati trovati spaghetti alla soia con lo stesso pesticida, ma nel frattempo stanno emergendo come i funghi altri casi di cibo contaminato che dalla Cina arriva sulle tavole degli americani. I mie due esempi preferiti: i gamberi allevati nelle fogne e i funghi seccati riciclando i fumi di scappamento di generatori a gasolio.

E’ notizia di ieri che sono stati rimossi dagli scaffali dei centri commerciali americani dei trenini di legno per bambini (vedi foto) pitturati con vernice al piombo, illegale da dieci anni da queste parti, e provenienti chiaramente dalla Cina.

Altra notizia di queste settimane che ha trovato spazio anche nei media italiani, e’ che sono stati scoperte fabbriche in Cina dove i lavoratori erano ridotte in schiavitù.

Ecco allora che a rallentare la locomotiva dell’economia cinese saranno proprio quelle regole umanitarie e sanitarie che hanno reso cosi’ caro il costo del lavoro in occidente.
Certo questo fenomeno non avverrà in poche settimane ma la combinazione tra i lavoratori cinesi che vorranno migliori standard di vita ed i consumatori occidentali che pretenderanno di capire cosa c’e’ dietro ad un prodotto a buon mercato proveniente dalla Cina, possono essere una formidabile combinazione.

giovedì 14 giugno 2007

Arabia Saudita, il motore del fondamentalismo Islamico

L’Arabia Saudita e’ una monarchia basata su principi tribali e su di una stretta interpretazione dell’islam. Le continue violazioni dei diritti umani, soprattutto i diritti della donna, che accadono giornalmente nel paese musulmano, raramente suscitano reazioni in occidente.

L’Arabia Saudita e’ direttamente o indirettamente responsabile di quasi tutti gli attentati terroristici di matrice islamica avvenuti nel mondo; vuoi perche’ materialmente compiuti dai propri cittadini (11 Settembre), vuoi perche’ opera di fondamentalisti educati nelle Madrasse di tutto il mondo che sono finanziate appunto dal governo Saudita.

Questi fatti sono piu’ o meno noti ma il paese musulmano non sembra pagare alcuna conseguenze politica o economica per il proprio operato. Il motivo principale dell’impunita’ saudita e’ il fatto che sotto il sedere dei principini ci sono i piu’ grandi giacimenti petroliferi al mondo. Ma a differenza dell’Iraq e dell’Iran che hanno usato petrodollari per fomentare guerre regionali, l’Arabia Saudita usa i propri ingenti capitali per comprare immunità dall'opinione publica internazionale.

La pubblicizzata amicizia tra la famiglia Bush ed i principi sauditi e’ solo la punta dell’iceberg delle relazioni politico-economiche della famiglia reale saudita che ha legami d'affari in tutto l'occidente..
Ma la cosa a mio avviso piu' interessante e' che i “duri e puri” dell’Islam che utilizzano quasi un quarto del prodotto interno lordo per finanziare le scuole craniche e le moschee di tutto il mondo, sembrano avere uno forte interesse verso i diabolici media occidentali.

I principi sauditi sono il terzo azionista di ews Corporation, il conglomerato di Rupert Murdock che arriva nelle case di tutto il mondo con I suoi canali satellitari, film, ecc.

Ma ha forti interessi anche in Walt Disney, che per la cronaca non pubblica solo favole per ragazzini ma gestisce canali televisivi dell’importanza di ABC, ESPN e produce film e show televisivi del calibro di Lost, Desperate Housewives, ecc…

Ecco spiegato come l’Arabia Saudita sia il vero motore della diffuzione del fondamentalismo (e del terrorismo) islamico nel mondo; da un lato fa di tutto per diffondere nel mondo la visione piu’ bigotta ed opprimente dell’Islam, dall’altro acquista I media e la protezione politico-economica occidentali per far si che il proprio giochino non venga scoperto.

venerdì 8 giugno 2007

Poche parole ma molti fatti

Venendo al lavoro ascoltavo come al solito NPR (National Public Radio) che e' una radio "pubblica" cioe' finanziata dagli ascoltatori dove non c'e' pubblicita' e che trasmette principalmente notizie.
Ad un certo punto hanno messo in onda un'intervista a Bono degli U2, uno dei tanti approfondimenti sul G8.
Non sono un grande estimatore delle rockstar che fanno politica e mi fa ridere che nella cornice di un incontro cosi' importante uno strimpellatore trovi spazio nei calendari dei capi di governo.
In ogni caso la cosa che mi ha fatto sorridere e' che durante i 4-5 servizi dedicati al G8 l'Italia e' stata nominata soltanto una volta e non in maniera lusinghiera.
Bono stava parlando dei suoi incontri con i vari capi di stato dove chiedeva di eliminare il debito per i paesi africani; ecco cosa ha detto riferendosi all'italia (copia-incolla dal sito di NPR che mette a disposizione online il testo e l'audio di tuti i servizi):

[Giornalista]: Can I ask if you've had a meeting with any leader at this summit that you feel is not keeping a promise there?

[Bono]: Well, we met with the Italian prime minister, Romano Prodi, and to be fair to the situation, the United States underpromised and has overdelivered; Italy overpromised and is really underdelivering.

Ok ok questo e' il mio classico tiro al piccione all'Italia ma mi fa ridere perche' mi ricorda un'esperienza personale.
Quando ho ottenuto il mio primo lavoro negli Stati Uniti sono arrivato bello carico e pieno d'energia dicendo al mio capo e ai clienti, faccio questo faccio quest'altro.
Alla prima verifica che ho avuto con il mio capo il suo consiglio e' stato proprio "underpromise and overdeliver" ... la traduzione in italiano non suona molto bene ma forse la cosa che ci si avvicina di piu' sarebbe il nostro detto "poche parole ma molti fatti".
Credo che questo sia un detto da rispolverare nel nostro paese, in quest'era di fanfaroni, dove tutti parlano, promettono e poi all'ora della verita' non succede niente.
Avete mai fatto un colloquio di lavoro dove vi veniva detto "adesso accetta questo ma tra un annetto ...."?
Avete mai chiamato un cliente per farvi pagare una fattura?
Vi hanno mai detto "ghe pensi mi'"?

... meno promesse allora ...

martedì 5 giugno 2007

Stati Uniti verso un servizio sanitario per tutti ma non verso la sanità pubblica

Uno degli aspetti piu' inquietanti del vivere negli Stati Uniti e’ rappresentato dal fatto che la sanità non e’ garantita per tutti.
In questi giorni da queste parti si parla molto di “Universal Healthcare” cioe’ di una copertura sanitaria per tutti gli americani. L’idea non e’ nuova ed e’ stata ventilata, soprattutto dai presidenti del partito democratico, piu’ volte dalla seconda guerra mondiale fino a Bill Clinton ma non e’ mai riuscita a decollare (anche quando il parlamento era in mano Democratica).

Quasi tutti i candidati Democratici alla presidenza strombazzano che faranno una riforma sanitaria seguendo un modello “Europeo, ma le proposte piu’ innovative e concrete sembrano venire da due governatori Repubblicani.

Il sistema “Europeo” proprio in Europa sta mostrando delle crepe; Olanda, Inghilterra e Svezia stanno inserendo elementi di concorrenza privata cercando di innalzare il livello del servizio della sanità pubblica. Per fare un esempio piu’ vicino agli USA, in Canada, dove sa sempre c’e’ un sistema sanitario nazionale di tipo europeo, chi se lo puo’ permettere viene a curarsi negli USA (come i ricconi da qualsiasi altro angolo del mondo).

E’ scandaloso che il primo paese industrializzato al mondo non garantisca l’accesso alla sanità per tutti i propri cittadini e spero sia arrivato il momento di cambiare questa situazione; allo stesso tempo spero che la sanita' qui non si trasformi nel classico "carrozzone statale" e che vengano preservati i picchi d’eccellenza che hanno reso famosi alcuni degli ospedali di questo paese.

Una proposta di compromesso tra la sanita’ pubblica e l’attuale sistema USA basato sull’assicurazione privata, sembra proprio arrivare dalla destra (moderata). Il governatore del Massachusset ha appena passato una legge che sembra sara’ presto copiata dal nostro “Governator” californiano.

In soldoni queste leggi forzerebbero i cittadini ad avere l’assicurazione medica (come uno e' obbligato ad avere l'assicurazione auto), rendendola al contempo piu’ a portata di mano per tutti. Per i piu’ poveri il governo statale si accollerebbe il 100% della spesa dell’assicurazione, questa percentuale scenderebbe al crescere del reddito. In piu’ le imprese sarebbero obbligate a finanziare parte dell’assicurazione per i dipendenti. Infine le assicurazioni non potrebbero negare la copertura a nessuno e (in teoria) dovrebbero anche abbassare i prezzi visto che avrebbero molti piu' clienti a disposizione.

Non avendo studiato i dettagli del sistema mi riservo di abbracciarlo cosi’ su due piedi, certo che questo sembrerebbe un modo di salvare “capra e cavoli”.
Le grosse imprese assicurative si arricchirebbero raddoppiando il numero degli assicurati (vero scopo della legge dei repubblicani temo), ma allo stesso tempo si garantirebbe la sanita’ a tutti senza smantellare il sistema attuale e soprattutto senza che lo stato si accolli il 100% della spesa.

venerdì 25 maggio 2007

Wall Street o Las Vegas?

Ancora una volta rispondo nella sezione principale ai commenti di Cooper al mio post precedente.
Sul discorso finanza creativa ti do sostanzialmente ragione e la tua analisi e’ azzeccata tant’e’ che ormai c’e’ un detto da queste parti “Wall Street is the other Las Vagas” che appunto sottolinea come alcuni degli strumenti finanziari siano ormai dei veri e propri giochi d’azzardo.

Il problema e’ pero’ a mio avviso piu’ complesso e non vorrei nell’attaccare le banche d’affari e i super-ricchi di questo pianeta “buttare via il bambino con l’acqua sporca” (altro detto infelice che si usa da queste parti).

Lasciamo da parte per un attimo il giochino della finanza creativa e concentriamoci su aspetti piu’ virtuosi del capitalismo.
Per restare alla storia recente, e’ vero che c’e’ stata una bolla speculativa delle aziende internet, ma e’ anche vero che da questa bolla sono uscite svariate aziende con un business model solido che hanno cambiato il modo in cui viviamo e lavoriamo ogni giorno.

Sono d’accordo con te che ci sara’ una bolla dell’energia alternativa e del “green” ma da questa bolla speriamo uscira’ la tecnologia che ci permettera’ di vivere meglio in futuro.

Queste bolle sono generate appunto dai venture capital che danno soldi a gente con un’idea.
Grazie a Dio questo succede ancora qui negli USA e sinceramente spero che continui. Qui dove vivo come ben sai HP, Apple, Google e chi piu’ ne ha piu’ ne metta sono nate nei garage di casa di persone di classe media (e spesso senza una laurea) con una visione. Se questa visione ha nel frattempo ingrassato molti finanzieri di Wall Street credo che sia parte del gioco.

Mi ero ripromesso di non fare il “tiro al piccione” all’Italia ma me le tiri un po’ fuori dalla bocca. Chi mai si e’ sognato di finanziare un ventenne che sviluppa software in un garage di Vicenza?
Come possiamo investire in innovazine in Italia, dando i soldi pubblici al CNR?

Con tutto questo non credere che io stia difendendo a spada tratta il sistema, non voglio assolutamente nascondere gravi problemi che sono gia' qui oggi, dalla svalutazione del lavoro non qualificato, alla forbice tra super ricchi e classe media.
Sto solo dicendo che come a Las Vegas anche a Wall Street il piu’ delle volte vince il banco, ma nel frattempo la maggior parte della gente si sta passando una piacevole serata.

P.S. per Giacomo: Non mi sono dimenticato la tua richiesta su Michael Moore, prometto che cerchero' di documentarmi sul suo film Sikop (non ancora uscito) e riportero' in futuro. Certo il dibattito sulla sanita' e' molto acceso da queste parti (e si ricollega ben bene con quanto scritto qui sui problemi del capitalismo).

giovedì 24 maggio 2007

Capitalismo 2.0

Rispondo nella sezione principale al commento di Cooper riferito al mio post precedente.
Come al solito Cooper solleva questioni estremamente interessanti che non possono essere relegate a qualche linea di commento.

Inizierei dall’ultima frase del commento che un po’ riassume il senso del suo intervento “
Ormai la ricchezza occidentale NON si fonda sulla creazione di valore lavoro o di valore industriale, ma solo di valore finanziario!!”.
Direi che l’affermazione e’ condivisibile, il valore nelle borse occidentali oggi si crea principalmente in maniera artificiale con acquisizioni (l’ultima e’ Capitalia, Unicredito), Scorpori (ad esempio TIM che si scorpora da Telecom, che poi viene riassorbita ecc ..) o in modo speculativo (banche d’affari nell’era dot com e non solo).

Gli attori dietro queste operazioni sono gli stessi dal lato della creazione e della vendita della “droga” azionaria (cioe’ controllano la domanda e l’offerta).
Mi spiego meglio; le varie Goldman Sachs, Standard and Poors, JP Morgan, ecc ... spesso sono assunte per il posizionamento in borsa delle aziende. Fanno consulenza su M&A (Merger and Acquisitions), IPO (offerte pubbliche d’acquisto) e chi piu’ ne ha piu’ ne metta, controllando l’”offerta” delle aziende in borsa (chiedo scusa ai puristi della materia!).

Allo stesso tempo sono anche quelle che controllano i grandi capitali privati ed istituzionali e possono controllare la “domanda” azionaria allocando i capitali deve meglio gli pare e piace. Corollario di quest’ultima affermazione e’ che controllare la domanda azionaria significa anche controllare l’azienda, infatti per definizione una società per azione e’ controllata da chi ha il pacchetto di maggioranza delle azioni.
In sintesi le grandi banche d’affari sono il vero “potere occulto” (se volete essere complottasti) o il varo “motore” della finanza e dell’economia mondiale capaci di creare e distruggere ricchezza.

Fin qui la fotografia appare abbastanza scura; mi permetto però di spezzare una lancia a favore di Goldman Sachs e compagnia cantante. Al di la’ di qualche scandaluccio di passaggio, credo che le banche d’affari stiano aderendo al loro mandato che in sostanza e’ quello di far fare soldi a chi gli da i soldi da investire.
Non credo che ci sia da parte di questi colossi la volonta’ di “fregare” l’ultimo pisquano (vedi chi ha comprato azioni internet nel 2000). Credo che vi sia semplicemente un effetto “valanga” nei mercati mondiali guidati appunto dalla psicologia non solo del risparmiatore ma anche dei consulenti finanziari.

Per fare un esempio terra-terra credo che nel 1995 Mr. Goldman (fate l’etimologia del nome) e i suoi cervelloni abbiano detto “internet e’ il trend del futuro bisogna investire in internet”. Cinque anni dopo questo messaggio e’ arrivato ad influenzare il bonus di fine anno dell’ultimo impiegato della Cassa Rurale di Rovigo che e’ riuscito a vendere il fondo d’investimanto internet alla vecchietta che aveva sentito dal nipote che la gente stava facendo i soldi con le azioni di internet. Nel 2000 nel frattempo il signor Goldman stava gia’ investendo nel Mattone.

Senza voler santificare il Sig. Goldman, voglio dire che chi fa sempre i compiti non e’ quello che poi dice “la maestra ce l’ha con me”. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, dobbiamo informarci, dobbiamo capire quello che stiamo facendo. Chi comprerebbe una casa senza nemmeno vederla solo perche’ gliel’ha consigliato il consulente tal dei tali?

Il sistema capitalistico ha creato la società più opulenta, più istruita e più sana della storia dell’umanità .. non dimentichiamocelo!
Il modello pero’ sta anche creando dei pericolosi squilibri e delle aberrazioni e credo che sia giunta l’ora di ristrutturare ancora una volta il modello (e non e’ la prima volta).

Per dirla in termini softweristici e’ giunta l’ora di introdurre il Capitalismo 2.0, o "Capitalismo Sostenibile", la buona notizia e’ che questo movimento e’ gia’ in atto e noi come consumatori abbiamo la possibilita’ di influenzare questa rotta utilizzando le regole stesse del capitalismo.

In California negli ultimi anni e’ esplosa la vendita di cibo biologico, di auto ibride, di pannelli solari, di capi d’abbigliamento creati in condizioni di lavoro sostenibile. Il capitalismo lo possiamo cambiare con il nostro portafoglio, e c’e’ gia’ chi non vuole dare i propri soldini al Sig. Goldman.
Esistono ormai da 10 anni fondi di investimento che investono solo in aziende "verdi" e "sostenibili". Qui sotto e' riportato il rendimento negli ultimi 3 mesi del Domini400
(in blu) l'indice che traccia il rendimento delle aziende "ad economia sostenibili", paragonato al S&P500 (in rosso) che traccia l'andamento del mercato azionario USA.
Beh come quando facciamo la spesa sappiamo che il portafoglio e' meno contento con il "bio" e con il "sostenibile" ma insomma un piccolo sacrificio vale la pena.




martedì 22 maggio 2007

Borsa Cinese ad un passo dal collasso (e lezioncina di finanza)

Presto (in termini macroeconomici, potrebbe essere 1 giorno o 1 anno) la borsa di Shanghai ricevera' una bella ridimensionata. Un declino che quantificherei tra il 40 e il 60% cioe' in parole povere chi investe nel mercato azionario Cinese verdra' dimezzato il proprio capitale nel giro di qualche mese.
C'e' un detto tra i banchieri di Wall Street che tradotto in italiano piu' o meno dice: "quando il portinaio ti chiede che azioni comprare, e' il momento di vendere tutto!"
Il detto riassume fior fior di studi sulla psicologia dei mercati che in parole dicono che i piccoli risparmiatori tendono ad entrano nel mercato troppo tardi, sull'onda emotiva dei mass-media che strombazzano guadagni record, ed uscire troppo tardi nell'ingenua speranza di recuperare le perdite iniziali.
Un classico esempio di tutto cio' e' quel che e' successo alle aziende internet le famose "dot com" tra il 1998 e il 2001.
Qui sotto e' riportato il grafico del NASDAQ (che raccoglie molte aziende del settore tecnologico).

Come si puo' vedere dal 1998 (linea rossa) all'inizio del 2000 l'indice e' triplicato fino a sfiorare quota 5000. Per poi collassare per quasi tre anni perdendo tutto cio' che aveva guadagnato nei sei anni precedenti (e non e' colpa dell'11 Settembre!) .
Quando il mercato azionario non funzionava piu' la gente ha iniziato ad investire nel mattone; qui sotto viene riportato l'indice dei prezzi delle case in america dal 1995 ad oggi, notare l'impennata dal 2000

... dove andra' il prezzo del mattone nei prossimi 3 anni su su su??! ... io scommettrei di no! ...

Ma sono gia' fuori tema. Volevo semplicemente riportare la notizia che in Cina la gente si sta ipotecando la casa per investire nel mercato azionaio che "non si ferma mai".
Cosa scrivevo sopra sulla psicologia dei mercati?
A mio avviso presto milioni di cinesi riceveranno una lezione accelerata di capitalismo perdendo un bel gruzzoletto di soldi (che molti non hanno visto che si stanno indebitando).
Sara' un 2001? o sara' un 1930 (la grande depressione in America), ai posteri l'aurdua sentenza.
A voi invece una rapida occhiata al grafico della borsa Cinese negli ultimi 5 anni? ... vi ricorda qualcosa?


venerdì 11 maggio 2007

Misto Mare

Sempre meno tempo per scrivere su questo blog, mi rifaro’ nelle prossime settimane (non la prossima settimana visto che saro’ in vacanza in Messico).

Vi lascio con un qualche link a interessante:

QUI brutte notizie per le femminucce che si traducono in brutte notizie per i maschietti. Il papillomavirus, gia’ responsabile di molti tumori all’utero e’ stato identificato come causa di tumori alla gola … lascio a voi capire da che parte del corpo di molti maschietti arriva sto’ virus!

QUI la sconcertante storia della TV di Hamas che usando il personaggio di Topolino fa il lavaggio del cervello ai bimbi palestinesi incitandoli all’odio per Israele e alla Jihad. Quello che non e’ scritto nell’articolo e’ che il vero scandalo e’ che sti’ mussulmani non pagano i diritti d’autore alla Walt Disney ;-)

QUI il settimanale tedesco Spiegel riporta critiche alla teoria dell’effetto serra che avevo illustrato su questo blog un mesetto e mezzo fa. Vi ricordo che Effetto Serra e Riscaldamento Globale non sono sinonimi!

Con questo mi concedo per una diecina di giorni. Saluti a tutti!

lunedì 7 maggio 2007

Elezioni Francesi e la ristrutturazione della Socialdemocrazia

La Francia ieri ha eletto presidente con un buon margine di voti il candidato di destra Nicolas Sarkozy. Sarkozy e’ stato premiato per una serie di coraggiose prese di posizione. Fa effetto sentire arrivare dal paese cha ha dato per anni ospitalità ai brigatisti rossi frasi del tipo: “Seppelliamo il ‘68” o “dobbiamo lavora piu’ duramente”.

L’elezione di Sarkozy metta il dito nella piaga della socialdemocrazia europea.
Per sgombrare il campo da ogni equivoco mi preme dire che credo fermamente nel welfare all’europea come bilancia tra gli eccessi capitalistici e le spinte comuniste. Credo pero' altrettanto fermamente che tale modello abbia raggiunto degli eccessi non giustificabili dalla situazione demografica ed economica odierna.

La Francia che e’ stata pioniera nella socialdemocrazia oggi ha la lungimiranza di capire che il modello deve essere ristrutturato per poter ancora funzionare

Il “salario garantito” non fa piu’ tanta gola a chi vuole l’auto veloce e la TV al plasma. Mentre si fa gola, ma e’ irraggiungibile, per chi incendia le automobili nelle periferie degradate.
La pensione a 60 anni aveva senso nel 1960 quando l'aspettativa di vita era 65 anni , meno oggi che l'erta' e' salita a oltre 75 anni.

La Francia manda oggi un segnale a tutto il vecchio continente e soprattutto ai demagoghi della sinistra e dei sindacati dicendo che la politica del lavorare il meno possibile non funziona in un'economia globale deve si deve competere con nazioni che viaggiano al 10% di crescita annua.

Come sempre tra il dire e il fare c’e’ di mezzo un insidioso mare, staremo quindi a vedere se Sarkozy riuscirà ad attuare la sua agenda politica. Nel frattempo credo che il presidente francese abbia gia' ottenuto una grande vittoria avendo il coraggio
di portarle alla luce del sole argomenti scomodi e scottanti e non nascondersi dietro una retorica ormai stantia ed ammuffita.

giovedì 26 aprile 2007

Aborti al nono mese e sterilizzazioni forzate per le donne Cinesi

Poco tempo per scrivere in questi giorni ma volevo riportare una notizia agghiacciante che ho sentito alla radio l’altro giorno.
QUI il link
In Cina i soliti “burocrati locali” hanno tra le loro responsabilità anche quella di mantenere il tasso di nascita sotto un certo livello. Come bravi venditori devono ricorrere ad ogni mezzo per raggiungere i loro obiettivi.
Nell’era della comunicazione globale iniziano a filtrare notizie di sterilizzazioni forzate e di aborti forzati all’ottavo e nono mese di gravidanza.
Se avete la possibilita’ ascoltate il reportage seguendo il link sopra; le testimonianze di alcune delle vittimi mi hanno scosso. Stanze di ospedali piene di donne al punto di partorire a cui viene iniettato un mix di farmaci per indurre la nascita di un feto morto.

Hey ma alla fin fine chissenefrega di tutta sta panzana dei diritti umani finche' possiamo usufruire della loro manodopera e dei loro prodotti a poco prezzo!

giovedì 19 aprile 2007

Virginia Teach - Sorge la prima teoria complottista

La tragica strage avvenuta a Virginia Teach e’ ormai da qualche giorno ininterrottamente su tutti i teleschermi americani.
Il delirante testamento multimediale dello studente coreano ha aggiunto sicuramente un effetto “wow” a tutta la storia che adesso e’ pronta ad essere impacchettata per i posteri; attendiamo libri, documentari, film ed un paio di teorie complottiste.
Vorrei essere tra i primi ad avventurarmi su questo territorio e rivelare all'Italia un’oscura ed improbabile connessione islamica della strage.
In queste ore si sta speculando nel web (non sui media ufficiali che non possono essere visti come anti-islamici) su un nome che Cho
Seung-Hui aveva scritto sul braccio quando trovato morto dopo i molteplici assassini. Un nome che e’ riportato anche come mittente nel pacco mandato ad NBC news: Ishmail Ax. (nel pacco il mittente e’ A. Ishmail)

Cosa significa questo nome? E’ un riferimento al fondatore della fede Islamica? E se e’ cosi’ perche’ questo riferimento? E’ il nome del complice segreto che ha fatto le foto (tutte ben centrate e ben a fuoco)? O e’ un riferimento al romanzo Moby Dick dove c’e’ il monologo di Ishmael (scritto leggermente diverso)?

Ai posteri e all’isteria del web l’ardua sentenza.

martedì 17 aprile 2007

Tax Day: anche gli immigranti illegali pagano le tasse

Oggi negli Stati Uniti e’ Tax Day, l’ultimo giorno a disposizione per presentare la dichiarazione dei redditi che qui si chiama “Tax Return” cioe’ piu’ o meno i soldi delle Tasse che il governo ti restituisce (soliti ottimisti sti americani!). In effetti per la maggior parte delle famiglie americane (se uno si e’ fatto bene i conti nel corso dell’anno) c’e’ un credito di tasse dovuto al fatto che durante l’anno tu paghi le tasse normalmente e poi a fine anno puoi chiedere delle detrazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi (spese mediche, scuola dei figli, mutuo, ecc ... ).
Piu’ della meta’ delle famiglie americane presenta la dichiarazione dei redditi in formato elettronico (e-file) che gli consente di ricevere questo rimborso direttamente nel proprio conto corrente in circa due settimane di tempo.


Al di la’ della piccola spiegazione su come funziona la dichiarazione dei redditi americana, volevo raccontare di un servizio che ho sentito oggi alla radio.

Dati del tesoro americano indicano come sempre più immigrati illegali presentino la dichiarazione dei redditi. Estrapolare questo dato e’ molto semplice perche’ gli immigranti illegali non hanno un codice fiscale (social security number) e per presentare la dichiarazione dei redditi devono compilare un ulteriore modulo per dire appunto che presentano in assenza del codice fiscale.

Lo status “semi-legale” di molti immigrati illegali negli USA merita un post per conto suo, quindi non mi addentrero’ qui nella questione.

La cosa che mi ha divertito e’ il contrasto tra questa notizia e con quanto letto sul Corriere Online di oggi, dove in Italia abbiamo deputati che possiedono fabbriche e dichiarano 6.000 Euro l’anno di reddito.

Questa è una delle differenze culturali ed etiche che non giovano certo al futuro del nostro paese.

lunedì 16 aprile 2007

Telecom, Grillo e il penoso stato del Capitalismo Italiano

AT&T ritira l’offerta per comprare Telecom e il titolo sale in borsa.
America Movil dice che e’ ancora interessata all’acquisto ed il titolo scende in borsa.

Nel movimento simultaneo ed opposto di queste due azioni si legge lo stato del capitalismo in Italia.

Non voglio stare qui a discutere se il ritiro dell’offerta di AT&T sia un bene o un male per il Bel Paese, la questione e’ fondamentalmente irrilevante.
Cio’ che e’ interessante e’ la gazzarra scatenata dalla paventata vendita del colosso delle comunicazioni.
- Politici che strillano sui media alla ricerca di una cordata Italana che possa comprare l’azienda.

- Proposte di leggi raffazzonate sull’onda emotiva per regolare la questione.

- Riferimenti piu’ o meno velati ad un ritorno al parastato.

- Comici che fanno arringhe in diretta TV al consiglio di amministrazione della maggior società italiana quotata in borsa.


Per quanto mi stia simpatico Beppe Grillo il suo intervento lo considero la ciliegina sulla torta del qualunquismo visto in questi giorni.
Il succo del suo (farraginoso) discorso e’: “gli imprenditori sono tutti ladroni, speriamo che la Telecom ritorni in mani pubbliche”.
Lungi da me affermare che il capitalismo e’ la cura di tutti i mali, ma a casa mia se si decide di giocare a scopone si gioca a scopone! Nelle varie repubbliche delle banane invece si fa finta di giocare a scopone e poi e si finisce sempre a giocare a ruba-mazzetto.

Fuor di metafora, se c’e’ una borsa valori, se ci sono organismi preposti a vigilare sulla borsa, se ci sono regole su come operare in borsa, allora una transazione di borsa dovrebbe filare liscia senza interventi politici e senza comici che gridano “se arriva quel messicano là sono cazzi ... ”

Chiudo con una nota di colore su come in Italia si mastichi bene l'inglese: caro Rag. Grillo “Public Company” in inglese vuol dire “Azienda Quotata in Borsa” e non come lo traduce lei nella sua arringa “Azienda in mano Pubblica”.

giovedì 12 aprile 2007

Ostaggi di Guerra = Pasticciaccio all’Italiana

La vicenda della liberazione di Mastrogiacomo e della decapitazione (sempre carini sti’ estremisti islamici) dei suoi collaboratori sta sollevando un polverone internazionale. L’Italia in questi giorni e’ riuscita nell’arduo compito di mettere d’accordo i nostri alleati ed i loro (nostri?) nemici; infatti e’ stata chiamata da entrambi il lati dello schieramento “L’anello debole della NATO”.
Quello che mi lascia perplesso in tutta questa storia e’ questo costante scendere a patti con il diavolo per liberare gente che sta facendo il proprio mestiere in terra straniera.
Fino a prova contraria la Sgrena, Torsello e Mastrogiacomo, seri professionisti dell’informazione, erano perfettamente consci dei rischi a cui andavano incontro nel lavorare in una zona di guerra.
L'altra fatto singolare e' l'apparente che accompagna i milioni di dollari che il governo italiano ha speso in per liberare questi ostaggi.
I soldi spesi per la Sgrena hanno portato alla morte di Nicola Calipari, ma hanno concesso ad un’oscura giornalista del Manifesto di fare un tour mondiale per promuovere il proprio libro “Friendly Fire”, $20 in qualsiasi negozio di libri dei "satanici" Stati Uniti.
Un po’ piu’ complessa la questione di Mastrogiacomo; in attesa del suo imminente best-seller che fara’ luce su tutti i risvolti di questa questione, cerco di spiegare il pasticciaccio afgano come lo vedo da quaggiu' utilizzando un fittizio messaggio dei talebani al al popolo italiano:
"Italioti, grazie dei 2 Milioni di dollari che useremo per ammazzare la nostra e la vostra gente. Ah appena ci finiscono rapiremo qualche altro vostro connazionale visto che la transazione e’ rapida e redditizia.
Nel caso vi fosse sfuggito, l
a decapitazione di quei due poveracci che lavoravano con voi e’ da interpretarsi semplicemente come un vaffanculo.
Vaffanculo a voi, al vostro governo, alle vostre organizzazioni non governative; finche’ pagherete la testa la faremo rotolare solo ai cittadini di serie C.

mercoledì 11 aprile 2007

Eccessi di "politically correctness"


C'e' una sottile linea tra essere "Politically Correct" (o PC come si dice qui) e perdere ogni tipo di tradizione e di "sapore".
In Italia siamo ancora distanti da questa linea, tant'e' che quando torno spesso mi viene la pelle d'oca a sentire usare parole tipo "negro" che da queste parti ti farebbero finire in galera.
Ma attenzione a non eccedere al contrario e svuotare l'Europa di tutte quelle tradizioni locali che la rendono una terra affascinante.
In questo articolo viene riportato un caso emblematico di politically correctness (c'e' una traduzione italiana di questa parola?): un'ospedale inglese che da anni aveva l'usanza di offrire dei dolcetti speciali in occasione della Pasqua (vedi foto a sin.), ha deciso di cancellare tale tradizione per non offendere la popolazione non-cristiana.
Leggendo tra le righe si capisce che i non-cristiani non erano certo gli Indù' che sono in Inghilterra da 100 anni.
Gli islamici hanno la tendenza di usare le regole delle societa' occidentali per portare avanti la loro propaganda cultural-religiosa. Esempi di questo trend sono visibili chiaramente anche in Italia; dalla battaglia per l'eliminazione dei crocefissi dalle scuole, all'apertura di macellerie islamiche che circumnavigano ogni regole sanitarie.
Noi "illuminati" occidentali dobbiamo stare attenti che nel dimostrare maggiore educazione e sensibilità' non ci ritroviamo ad abbassare completamente le braghe verso chi ci grida "razzista-razzista".

venerdì 6 aprile 2007

Che figuraccia per la Marina di Sua Maesta'

Ieri i 15 marinai e marine inglesi catturati dagli Iraniani sono tornati a casa ... feste, coriandoli, discorsi di Blair .... tiriamo tutti un sospiro di sollievo!
Fortunatamente non e' scoppiata la terza guerra mondiale ... si mormora di uno scambio con prigionieri Iraniani detenuti in Iraq ... comunque sia questa operazione e' stata una vittoria mediatica per il leader iraniano Ahmadinejad.
In tutta questa storia la cosa che mi ha colpito di piu', e che non ho visto riportata nei media, e' la poca dignita' dei militari inglesi.
In questo video trasmesso dalla TV iraniana due militari inglesi sorridenti narrano con tono allegro come siano sconfinati in acque Iraniane, come l'Iran abbia completamente ragione e chiedono scusa al popolo iraniano.
Ora, ammetto che Rambo esiste solo al cinema, ma insomma, se di lavoro fai il militare e sei catturato da forze nemiche non dico di farti torturare ma nemmeno di ballare e cantare come una scimmietta ammaestrata.
Non critico questi ragazzi per essersi abbassti le braghe ma mentre lo facevano magari questi roya-marines avrebbero potuto mantenere un po' di royal-contegno.

giovedì 5 aprile 2007

Forze del (dis)ordine

In Italia la nuova legge sulla violenza negli stadi inasprisce le pene per gli Ultras, ormai trattati ben peggio di qualsiasi delinquente.
Il decreto contiene normative tra l’incostituzionale ed il farneticante; un esempio per tutti: una persona puo’ essere condannata a provvedimenti restrittivi (diffida) senza alcuna prova materiale e sulla sola base del sospetto da parte delle forze dell’ordine.
Forse dell’ordine che proprio oggi sono sotto attacco dalla stampa e dal governo inglese per il trattamento riservato in eurovisione ai tifosi del Manchester United.

Articolo italiano QUI
Articolo inglese QUI
Video dell’operato della polizia a Roma QUI

Dopo settimane di “regno del terrore” e di campagne medianiche contro gli Ultras, ecco che serve un intervento inglese per far vedere il rovescio della medaglia all’opinione pubblica italiana.
Nessun media italiano in queste settimane ha avuto il coraggio (o per lo meno la diligenza) di rivelare quello che per qualsiasi persona che si sia mai recato in una curva e’ evidente: che le persone violente e irresponsabili non sono solo quelle che cantano e sventolano bandiere.

lunedì 2 aprile 2007

Abbiamo la mamoria corta: negli anni '70 si parlava di nuova era glaciale

Rispondo ai commenti dell'ultimo post con un paio di altri elementi che possono arricchire questa discussione.

Qui trovate un articolo del 1974 pubblicato in Times ed intitolato "Another Ice Age?"
Qui invece trovate un articolo pubblicato da Newsweek nel 1975 intitolato "The Cooling World".
In quest'ultimo articolo ci sono dei passaggi che suonano stranamente familiari:

- Consenso scientifico quasi unanime sul trend climatico (di raffreddamento!)
- Previsioni catastrofiche sul futuro dell'umanità
- Disinteresse dei governi nell'affrontare questo problema apocalittico.

Badate bene ... lo voglio ribadire ancora una volta .... sono un ambientalista.
Non voglio vedere il mondo inquinato e deforestato, non mi piacciono le macchine che fanno
7 Km con un litro di benzina, non mi piace il cibo prodotto in una catena di montaggio.

Detto questo, sono anche una persona che si vanta di pensare con la propria testa. E' emblematico che nei commenti al mio post precedente si confondano le due espressioni: Riscaldamento Globale ed Effetto Serra ... non sono la stessa cosa!

Ancora una volta ripeto SI e' in corso un riscaldamento globale ... e la nostra generazione ne vede indizi ovunque anche perche' dal 1945 al 1975 si e' verificato un raffreddamento globale quindi da 30 anni a questa parte vediamo segnali che il pianeta si sta riscaldando.
Quello che NEGO e' che questo riscaldamento globale sia dovuto PRINCIPALMENTE all'azione umana. Come dice Cage e' scientificamente provato che CO2 e Metano sono gas serra ma il gas serra piu' importante e' il vapore acqueo e gli oceani producono talmente tanto vapore acqueo che il metano e il CO2 prodotti dall'uomo sono una goccia nel mare.
Il riscaldamento ed il raffreddamento terrestre sono dovuti PRINCIPALMENTE all'attivita' solare ... guarda un po' mi sembra che questa sia una variabile grandicella non considerata nel sistema!

Piu' guardo questa storia dell'effetto serra e meno mi convince. Mi ricorda moltissimo della discussione sul buco dell'ozono. Prime pagine sui giornali, attivisti in piazza, summit mondiali per abolire il CFC e poi .... e poi il buco si e' chiuso da solo ed e' sparito dalle pagine dei giornali.

Ora non nego che questo riscaldamento globale potra' cambiare la faccia del pianeta e non nego che l'uomo stia cambiando la faccia del pianeta quello che nego e' che le due cose vadano a braccetto.

More to come ....

venerdì 30 marzo 2007

Il riscaldamento globale e la panzana dell’effetto serra

Inizio con dire che sono un ambientalista della prima ora e credo che nel medio periodo la campagna politico-mediatica (più mediatica che politica a dire il vero) sul riscaldamento globale avrà degli effetti positivi.

Gli effetti positivi saranno parzialmente legati alla tutela dell’ambiente, ma saranno, a mio avviso, maggiormente di natura economico-politica.

Se riuscissimo, infatti, a diminuire la dipendenza dal petrolio ci sarebbe la possibilista di affrontare alcuni scottanti problemi geo-politici in un certo modo .. ma questo e’ un’altro discorso che probabilmente svilupperà in futuro.

Il succo di questo post e’ che si e’ in corso un riscaldamento globale ma che questo ha ben poco a che fare con l’emissione di CO2 da parte dell’uomo.

Ora visto che io non sono un climatologo o uno scienziato e al 99,9% nemmeno tu che leggi lo sei mi sembra inutile dilungarmi qui con una mia re-interpretazione della scienza dietro la negazione dell’effetto serra. Se vi interessa fate una bella ricerca su google e troverete fior fior di argomenti scientifici che spiegano come l’argomento che il riscaldamento terrestre sia generato dall'inalzamento del CO2 non stia proprio in piedi.

Il discorso dell’effetto serra e’ il classico esempio di confusione tra casualità (causa/effetto) e correlazione. Molto spesso mi trovo a spiegare questo concetto nella mia professione di statistico. In generale la gente salta a conclusioni che se 2 eventi sono correlati devono per forza essere in una relazione di causa-effetto. Nella maggior parte dei casi quei due eventi sono causati principalmente da un terzo o da una serie di altri eventi completamente esterni al sistema di due-tre variabili che sono sotto il nostro naso.

Il ragionamento dei fautori dell’effetto serra e’ grosso modo questo:
- la temperatura negli ultimi anni e’ aumentata
- l’attivista’ industriale negli ultimi anni e’ aumentata
- ergo l’attivista’ industriale sta facendo aumentare la temperatura.

Desta e’ ovviamente una panzana... ci sono variabili che hanno un’influenza sul clima terrestre molto maggiore del CO2 emesso dall’uomo (che comunque e’ un 3% di quello emesso naturalmente dal pianeta). I cicli solari ad esempio possono essere una di queste variabili, basti pensare che addirittura su Marte si stanno ritirando i ghiacci delle calotte polari e non credo che quello sia effetto dell’attività’ umana.

Forse uno degli argomenti “meno scientifici” e più convincenti per capire come il pianeta sia in un continuo ciclo di surriscaldamento e raffreddamento e’ il cosiddetto “Medieval Warm Period” .. periodo storico tra l’800 ed il 1300 ampiamente documentato nei testi dell’epoca e nei testi storici. In quel periodo per fare un unico esempio la Groenlandia fu colonizzata dai vichinghi che gli diedero appunto il nome di Green-Land (ok questo e’ inglese ;-)) comunque terra verde. La Groenlandia era coltivata all’epoca e non ricoperta di ghiacci.

Dopo quel periodo siamo entrati nella “Little Ice Age” (1600-1850) anche questa ben documentata e anche qui un piccolo esempio ... d’inverno il Tamigi a Londra si attraversava con carretti e cavalli sulla superficie ghiacciata.

Ecco che tutti questi indizi mi fanno pensare che il riscaldamento globale sia parte di cicli naturale e che sia il nostro egocentrismo a farci ritenere più potenti delle forze naturali.

Come di consueto in questo blog, spero di aver messo al lettore almeno una piccula pulce nell’orecchio con la mia consueta voce fuori dal coro. Nei prossimi giorni proverò a fare delle ipotesi su chi ha interesse ad alimentare e mantenere questo dogma dell’effetto serra che ha molto-poche basi scientifiche ma che e’ diventata una verità intoccabile.

Che sia una mezza teoria scientifica trasformata poi in psicosi per farci sopra un bel business come il famoso Y2K, o che sia qualcos’altro?. Non ho ancora le idee chiare ... ci farò una pensatine e magari qualche intervento dei lettori può aiutarmi nella giusta direzione.

Nel frattempo andrò a noleggiare in DVD il film di Al Gore anche se vedere gli orsi polari annegare non e’ il massimo per un sabato sera ... fossi in voi aspetterei ancora qualche anno prima di comprare il canotto ... il livello degli oceani non crescerà al ritmo della bolletta elettrica di Al Gore!

domenica 25 marzo 2007

3 miliardi di dollari per la propaganda cinese

Purtroppo questa settimana non ho proprio avuto tempo per scrivere quindi mi limito a fare il "compitino" aggiungendo un qualcosina all'utimo articolo scritto.
Secondo questo articolo la Cina avrebbe messo a budget per il 2007, tre miliardi di dollari per propaganda internazionale.
I soldi dovrebbero andare ad organizzazioni internazionali "amiche" che dovrebbero aiutare la Cine a costruire una immagine positiva in giro per il mondo.
Quindi riesaminando lo stesso parallelismo della settimana scorsa ... i Cinesi sono veramente piu' bravi dei russi ... invece di assassinare i giornalisti dissidenti ed essere sputtanati sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo ... i Cinesi hanno intenzione di fare in modo che solo immagini positive del paese dittatoriale arrivino alle orecchie dell'occidente.

venerdì 16 marzo 2007

Cina; la tensione tra comunismo e capitalismo

L'articolo non ha fatto molto rumore ne in Italia ne negli stati uniti qui sotto riporto i link in due articoli nei due paesi.

QUI articolo Italiano
QUI articolo USA

La notizia dietro la notizia e' che la Repubblica Popolare Cinese, che sta sperimentando un tremendo sviluppo capitalistico, deve mantenere una facciata comunista.
La legge in se stabilisce che lo stato possiede la terra su cui e' costruita qualsiasi struttura ma i cittadini possono acquisire diritti sulle strutture costruite sopra questa terra per 70 anni.
La legge chiaramente rappresenta un compromesso tra proprieta' privata e principi comunsti. Questa legge dovrebbe favorire la nuova ricca classe urbana (che ha fortemente voluto la legge) ma ancora una volta non aiuta i contadini per cui la terra e' ancora di proprieta' dello stato e che sono alla balia dei delegati locali del partito comunista.
La miscela di violazione dei diritti umani, diminuzione del welfare, impoverimento dei piu' e l'emergere di una ricca classe urbana sta creando un'oligarchia politico-economica che fa invidia ai vicini Russi che dopo un primavera semi-democratica sono ben avviati sulla stessa strada.
Ai cinesi non servono nemmeno i panini al polonio 14 per far tacere ogni critica!