venerdì 25 maggio 2007

Wall Street o Las Vegas?

Ancora una volta rispondo nella sezione principale ai commenti di Cooper al mio post precedente.
Sul discorso finanza creativa ti do sostanzialmente ragione e la tua analisi e’ azzeccata tant’e’ che ormai c’e’ un detto da queste parti “Wall Street is the other Las Vagas” che appunto sottolinea come alcuni degli strumenti finanziari siano ormai dei veri e propri giochi d’azzardo.

Il problema e’ pero’ a mio avviso piu’ complesso e non vorrei nell’attaccare le banche d’affari e i super-ricchi di questo pianeta “buttare via il bambino con l’acqua sporca” (altro detto infelice che si usa da queste parti).

Lasciamo da parte per un attimo il giochino della finanza creativa e concentriamoci su aspetti piu’ virtuosi del capitalismo.
Per restare alla storia recente, e’ vero che c’e’ stata una bolla speculativa delle aziende internet, ma e’ anche vero che da questa bolla sono uscite svariate aziende con un business model solido che hanno cambiato il modo in cui viviamo e lavoriamo ogni giorno.

Sono d’accordo con te che ci sara’ una bolla dell’energia alternativa e del “green” ma da questa bolla speriamo uscira’ la tecnologia che ci permettera’ di vivere meglio in futuro.

Queste bolle sono generate appunto dai venture capital che danno soldi a gente con un’idea.
Grazie a Dio questo succede ancora qui negli USA e sinceramente spero che continui. Qui dove vivo come ben sai HP, Apple, Google e chi piu’ ne ha piu’ ne metta sono nate nei garage di casa di persone di classe media (e spesso senza una laurea) con una visione. Se questa visione ha nel frattempo ingrassato molti finanzieri di Wall Street credo che sia parte del gioco.

Mi ero ripromesso di non fare il “tiro al piccione” all’Italia ma me le tiri un po’ fuori dalla bocca. Chi mai si e’ sognato di finanziare un ventenne che sviluppa software in un garage di Vicenza?
Come possiamo investire in innovazine in Italia, dando i soldi pubblici al CNR?

Con tutto questo non credere che io stia difendendo a spada tratta il sistema, non voglio assolutamente nascondere gravi problemi che sono gia' qui oggi, dalla svalutazione del lavoro non qualificato, alla forbice tra super ricchi e classe media.
Sto solo dicendo che come a Las Vegas anche a Wall Street il piu’ delle volte vince il banco, ma nel frattempo la maggior parte della gente si sta passando una piacevole serata.

P.S. per Giacomo: Non mi sono dimenticato la tua richiesta su Michael Moore, prometto che cerchero' di documentarmi sul suo film Sikop (non ancora uscito) e riportero' in futuro. Certo il dibattito sulla sanita' e' molto acceso da queste parti (e si ricollega ben bene con quanto scritto qui sui problemi del capitalismo).

3 commenti:

Giacomo Brunoro ha detto...

basta fare una piccola riflessione: da noi il governo ha speso 44 milioni di euro per dare vita al sito www.italia.it

Ora ci rendiamo conto che con 44 milioni di euro si strafinanziano TUTTE le startup possibili ed immaginabili in Italia che operano in Internet?

Questo è l'annoso problema, in Italia le risorse ci sono, però chi le distribuisce ha ben altra priorità...

Cooper ha detto...

Ciao Guru,
commento il tuo post cercando di fare qualche distinguo.
Primo distinguo: io non sto attaccando la logica del venture e del finanziamento dei garage. Io sto attaccando il fatto che il venture inteso come cartello di finanziatori eccellenti sia raro.
Il più delle volte la gente fa i soldi con i solfi degli altri. Ho un amico che, proprio in Usa, sta facendo un fondo/venture legato all'industria alimentare, quindi doppiamente coraggioso. Il 5% lo mette lui, un 20% lo mettono le società che hanno interessi diretti (cioè quelle che hanno controllate che vogliono spigere) il rimanente 75% le banche (più o meno d'affari, cioè i risparmiatori). A questo punto il fondo fa l'interesse di se stesso. Investe il suo 100% in x attività. Alcune andranno benissimo e diverranno Google, altre malissimo e falliranno dopo aver bruciato 3-4 milioni di dollari. Dove finiranno i 3-4 milioni di dollari. Una parte allo sviluppo del business, una parte a super manager miracolosi che se ne verranno via da Google con contratti blindati e una parte in consulenze del fondo stesso o delle banche d'affari. Per il fondo il saldo è positivo. Perchè quella che diventerà Google guadagnerà così tanto da far contento il fondo. Ma questo non significa che il fondo ri-distribuirà i valori in modo equo. Il saldo è positivo per il fondo, forse per il 20% di aziende e per la redditività delle singole banche d'affari che però NON andranno poi a ridistribuire il valore. E se ci pensi bene è giusto così. UN azienda ha 2 dipartimenti. Una funziona e una no. Per un periodo il volume compenserà le 2 business line, poi arriverà un momento che il dipartimento che non funziona verrà chiuso e i suoi lavoratori andranno a casa (solo Tronchetti riesce in Italia a far vendere TIM - in stra utile- a Telecom - in stra perdita - per alleviare l'indebitamento). Quindi il flusso è sano per il mercato e sano per i fondi. E' un po' malsano per il risparmiatore che vede i suoi giochi in un gambling che non controlla lui ma che controlla in signore di 40 anni laureato a ca foscari che lavora per banca fruiladria che è del gruppo banca intesa in quota credit agricole che ha una partnership con JP Morgan che lavora con il fondo. Questo meccanismo è problematico, anche perchè si presta a speculare per dare volano ad un mercato. Nei periodi di .com i valori di venture dei garage venivano parametrati a SETTE volte il fatturato. Quindi una neo-google che fatturava senza essere a break even un milione di euro (e senza essere a break even è abbastanza facile) veniva ceduta o finanziata sulla base di parameteri del mercato DOPATo dalla speculaizone e sulla base dei famigerati Business plan 7 milioni!!! per poi valerne, dopo 4 anni e con una gestione in utile (calcolata sull'EBIT) 3 forse 4. I rimanenti 3 chi li aveva pagati. La flessione del tasso fisso sulla pensione integrativa della signora maria che va in banca friuladria! Quindi Non è in discussione la logica del venture e il meccanismo della borsa ma l'occasione fa l'uomo ladro e i grandi meccanismi di scala consentono anche questo.
Quindi la speculazione sul Green oggi non è male perchè fra 20 anni avremo l'energia rinnovabile, ma è male perchè verranno finaziati progetti farlocchi che nella MIGLIORE delle ipotesi faranno solo danni finanziari, ma magari faranno danni ambientali, perchè, sempre per sperimentare, magari ci troveremo soluzioni inefficaci che però sono state finanziate e quindi bisogna andarci in fondo.
Credo che proprio per non buttare via il bambino con l'acqua sporca si debba prendere atto che c'è modo e modo di fare le cose e fare i froci con il culo degli altri (cosa che avviene regolarmente) non è la cosa migliore. L'impressione è che fai sempre degli sconti alle controindicaizoni del sistema. Non capisco cosa ci sia di male? E credo si possa fare in modo diverso. E ci sono un bel po' di esempi di processi differenti. Quindi un po' di laicità nel valutare le cose secondo me fa bene, non sempre dicendo che una cosa sbagliata ce la dobbiamo BERE e basta.
Sull'Italia non ho problemi a dire che le cose funzionano pure peggio. Anzi, in Italia è stata mutuata solo la parte truffaldina del sistema. Io non sono un protezionista dell'Italia, ma non credo che la risposta siano gli USA. Non mi piace sapere che Moore sia dovuto uscire dal Canada via terra, con il suo film sotto l'ascella per andare a Cannes, perchè la censura Usa lo aveva bloccato su tutta la linea. Tutto qui. Se vuoi te lo metto nero su bianco che l'Italia non funziona, ma l'America ha i suoi bei problemi.
(postare questi commenti è una vera menata!!!! evviva splinder!)

Il Guru ha detto...

Mah alla fine difendo il sistema che senza ombra di dubbio ha dato i migiori risultati da un punto di vista scientifico ed economico. Non vedo quali altri modelli ci siano .. ricerca finanziata dallo stato stile CNR? ... quando mai e' stato inventato qualcosa di significativo in quel modo?
Che poi il sistema attuale non sia perfetto siamo tutti d'accordo ma non vedo dei modelli alternativi validi (magari ignoranza mia).
Mi sembra che tu stia lottando per trovare l'eccezione alla regola. Poi hey .. utopia non esiste sono il primo a dirlo .. ma se la regola funziona abbastanza bene, lasciamola funzionare e cerchiamo di fare dei miglioramenti incrementali non delle rivoluzioni copernicane al sistema. Fare il frocio con il culo degli altri come dici tu .. beh alla fine e' la storia del mondo ... si chiama "leva" ... per combinare qualcosa in politica, in economia, in guerra bisogna concentrare in mano del generale una pletora di risorse.
Sulla questione di Michael Moore poi ... ok mi piace lui e mi piacciono i suoi documentari .. ma dai e' parte del sistema spettacolo anche lui. Nell'era digitale, di fedex, di UPS, di fastweb devi portare le "pizze" con il film sotto l'ascella fuori dal paese. MA DAI!!! ... un bella pubblicita' per lui ... tutto qua.