venerdì 30 novembre 2007

Buona Festa d'inverno a tutti!

Come al solito ho poco tempo per scrivere, ma volevo riflettere sugli eccessi della politically correctness che vedo come un fattore fondamentale nell’implosione della societa’ occidentale. Questo e’ un tema che ho gia’ affrontato in passato; ma in questi giorni in cui in Sudan si chiede la condanna a morte per il nome di un peluche, qui neglui USA si sta facendo piazza pulita di tutto cio’ che puo’ vagamente ricordare gli aspetti religiosi del natale.



La stessa parola Natela (Christmas) che in inglese e’ derivata dalla parola “Cristo” e’ stata praticamente eradicata dal vocabolario delle grandi aziende e sostituito con acronimi come “Stagione delle Vacanze” e “Festa dell’Inverno”.
Questi strazi non fanno prima pagina da nessuna parte ma pur essendo all’estremo opposto del talebanismo mussulmano finiscono proprio per fare il gioco degli estremisti religionsi (di tutti i colori) creando una sociata’ artificialmente asettica dove nessuno ha piu' il coraggio di scagliarsi contro il prosetilismo religioso dei gruppi piu’ estremi.

mercoledì 21 novembre 2007

Risvolti sociologici della grazia al tacchino

Domani e’ thanksgiving, la festa piu’ sentita negli Stati Uniti.
Volevo fare un paio di riflessioni su questa celebrazione nazionale che a mio avviso permette di evidenziare lo spirito dei “padri fondatoru” di questa nazione.
Innanzitutto e’ molto interessante il fatto che la festa cardine sia un giorno completamente arbitrario, celebrato solo negli USA e non legato ad alcun avvenimento religioso.
Questo suggerisce che le fondamenta di questo paese siano laiche a dispetto delle sue origini basati sull persecuzione religiosa. I pellegrini erano arrivate in nord america alla ricerca di liberta’, spesso liberta’ religiosa, ma non hanno voluto imporre un paradigma di culto alla loro festa nazionale.
La festa e’ semplicemente un momento di riflessione su tutto cio’ per cui bisogna essere contenti nella vita. Oltre a dimostrare l’innato ottimismo su cui e’ basato questo paese; il fatto che si possa ringraziare Dio, Buddah, i genitori o la buona stella per le gioie della vita e’ una grossa lezione di tolleranza.
Un’ultima tradizione che volevo evidenziare, che dimostra come questo sia un paese che in fondo non si prende troppo sul serio, un paese di “good old boys”, e’ la tadizione del perdono presidenziale del tacchino.
Il giorno del ringraziamento ogni famiglia in america cucina un tacchino, fate voi i conti ma stiamo parlando milioni di tacchini “sacrificati” alla festa nazionale. Un paio di giorni prima di Thanksgiving il presidente americano “grazia” un tacchino con una celebrazione ufficiale nella quale garantisce all’animale una “serena vecchiaia”.

Ok post un po’ melenso sui valori di questo paese ma il tempi di guerre, tensioni religiose e classi politiche ormai scollate dalla realta’ di noi umani, mi fa sorridere l’idea che qualcuno un tempo si sia inventato il perdono presidenziale per il tacchino.

lunedì 12 novembre 2007

Ultra' public enemy number one

Un paio di settimane che non scrivo ma voglio mettere giu' due righe in relazione all'omicidio del tifoso Laziale da parte dell'agente della polstrada avvenuto ieri.

Innanzitutto volevo esprimere le mie condoglianze alla famiglia e agli amici di Gabriele Sandri.

Gia' mesi fa avevo sollevato sospetti sull'operato della polizia durante la partita Manchester-Roma.

Senza entrare nei dettagli di questo omicidio volevo solo osservare che anche quando muore un tifoso a causa dell'operato delle forse dell'ordine(?) la colpa e' sempre e solo degli ultras.

Sull'onda emotiva della morte dell'ispettore Raciti sono state passate leggi demenziali per evitare gli scontri tra tifosi e per uccidere il tifo organizzato. Ora che a morire e' un tifoso e non un poliziotto si passano altre leggi contro il movimento ultras invece di guardare nell'operato della polizia.
Non sono qui a dire che tra le fila dei tifosi si nascondano solo santi ma credo che il nemico numero uno del paese non sa il movimento ultras e credo che governo e forze di polizia dovrebbero concentrare le loro energie in altre direzioni.
Non per essere cinico ma un poliziotto e una manciata di tifosi morti negli ultimi 20 anni non mi sembra un caso da emergenza nazionale!