mercoledì 27 giugno 2007

Parlamento paralizzato e giudici che legiferano

Il titolo non si riferisce all’Italia bensi’ agli Stati Uniti.
Lo scorso novembre il partito democratico ha preso controllo della camera e del senato promettendo rapidi e importanti cambiamenti di rotta nella politica USA.
A sei mesi di distanza non e’ accaduto un gran che ed e’ mia opinione che questo non sia dettato dalla frattura tra casa bianca e parlamento ma dal gioco dei sondaggi e della politica.
Il teatrino di approvare la spesa per la guerra in Iraq includendo un piano per il ritiro delle truppe era un piccolo contentino per gli elettori. al momento non si vede all’orizzonte alcuna soluzione ai vari problemi di politica interna ed estera.

La mia sensazione e’ che i politici sia di destra che di sinistra, nel tentativo di fare contenti un po’ tutti, finiscono con paralizzare il sistema legislativo e non combinare nulla. Un’eccezione a questa regola e’ stata l’amministrazione Bush che e’ riuscita a portare avanti con determinazione la sua politica di far arricchire le industrie petrolifere e l’industria bellica.

In questa paralisi legislativa i politici delegano alle corti giudiziarie le decisioni importanti. Il trucco di tutto il sistema e’ che i giudici non vengono eletti ma nominati da burocrati che a loro volta rispondono al potere politico. Quindi i politici devono vincere i concorsi di popolarità, mentre i giudici possono fare il lavoro sporco nelle retrovie.
Addirittura i giudici della corte suprema vengono nominati a vita dal presidente USA (previa approvazione del congresso). La sfortuna sfacciata (o forse il calcolo) del clan Bush e’ stato quello di ritrovarsi con due giudici della corte suprema da sostituire nel corso del proprio mandato (ad essere obiettivi anche Clinton ne aveva messi 2). Ecco che in questi giorni si iniziano a vedere i frutti di questo lavoro. Con la maggioranza di un voto (5 a 4) la corte suprema sta a passando delle sentenza allineate con il pensiero neocon. Da restrizioni sull’aborto a limiti sul finanziamento ai politici da parte dei sindacati (di sinistra) i giudici stanno facendo in qualche mese il lavoro che in sei anni il congresso ed il presidente repubblicano non sono riusciti a fare.
O forse in termini della pallavolo, forze politiche “alzano” introducendo un caso nel sistema giudiziario, e i giudici “schiacciano” emettendo sentenze allineate con chi li ha messi nelle posizioni di potere.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Gli effetti - negativi! - della globalizzazione. In Italia si dice che tutto il mondo è paese... Vale anche per gli States???