giovedì 26 aprile 2007

Aborti al nono mese e sterilizzazioni forzate per le donne Cinesi

Poco tempo per scrivere in questi giorni ma volevo riportare una notizia agghiacciante che ho sentito alla radio l’altro giorno.
QUI il link
In Cina i soliti “burocrati locali” hanno tra le loro responsabilità anche quella di mantenere il tasso di nascita sotto un certo livello. Come bravi venditori devono ricorrere ad ogni mezzo per raggiungere i loro obiettivi.
Nell’era della comunicazione globale iniziano a filtrare notizie di sterilizzazioni forzate e di aborti forzati all’ottavo e nono mese di gravidanza.
Se avete la possibilita’ ascoltate il reportage seguendo il link sopra; le testimonianze di alcune delle vittimi mi hanno scosso. Stanze di ospedali piene di donne al punto di partorire a cui viene iniettato un mix di farmaci per indurre la nascita di un feto morto.

Hey ma alla fin fine chissenefrega di tutta sta panzana dei diritti umani finche' possiamo usufruire della loro manodopera e dei loro prodotti a poco prezzo!

giovedì 19 aprile 2007

Virginia Teach - Sorge la prima teoria complottista

La tragica strage avvenuta a Virginia Teach e’ ormai da qualche giorno ininterrottamente su tutti i teleschermi americani.
Il delirante testamento multimediale dello studente coreano ha aggiunto sicuramente un effetto “wow” a tutta la storia che adesso e’ pronta ad essere impacchettata per i posteri; attendiamo libri, documentari, film ed un paio di teorie complottiste.
Vorrei essere tra i primi ad avventurarmi su questo territorio e rivelare all'Italia un’oscura ed improbabile connessione islamica della strage.
In queste ore si sta speculando nel web (non sui media ufficiali che non possono essere visti come anti-islamici) su un nome che Cho
Seung-Hui aveva scritto sul braccio quando trovato morto dopo i molteplici assassini. Un nome che e’ riportato anche come mittente nel pacco mandato ad NBC news: Ishmail Ax. (nel pacco il mittente e’ A. Ishmail)

Cosa significa questo nome? E’ un riferimento al fondatore della fede Islamica? E se e’ cosi’ perche’ questo riferimento? E’ il nome del complice segreto che ha fatto le foto (tutte ben centrate e ben a fuoco)? O e’ un riferimento al romanzo Moby Dick dove c’e’ il monologo di Ishmael (scritto leggermente diverso)?

Ai posteri e all’isteria del web l’ardua sentenza.

martedì 17 aprile 2007

Tax Day: anche gli immigranti illegali pagano le tasse

Oggi negli Stati Uniti e’ Tax Day, l’ultimo giorno a disposizione per presentare la dichiarazione dei redditi che qui si chiama “Tax Return” cioe’ piu’ o meno i soldi delle Tasse che il governo ti restituisce (soliti ottimisti sti americani!). In effetti per la maggior parte delle famiglie americane (se uno si e’ fatto bene i conti nel corso dell’anno) c’e’ un credito di tasse dovuto al fatto che durante l’anno tu paghi le tasse normalmente e poi a fine anno puoi chiedere delle detrazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi (spese mediche, scuola dei figli, mutuo, ecc ... ).
Piu’ della meta’ delle famiglie americane presenta la dichiarazione dei redditi in formato elettronico (e-file) che gli consente di ricevere questo rimborso direttamente nel proprio conto corrente in circa due settimane di tempo.


Al di la’ della piccola spiegazione su come funziona la dichiarazione dei redditi americana, volevo raccontare di un servizio che ho sentito oggi alla radio.

Dati del tesoro americano indicano come sempre più immigrati illegali presentino la dichiarazione dei redditi. Estrapolare questo dato e’ molto semplice perche’ gli immigranti illegali non hanno un codice fiscale (social security number) e per presentare la dichiarazione dei redditi devono compilare un ulteriore modulo per dire appunto che presentano in assenza del codice fiscale.

Lo status “semi-legale” di molti immigrati illegali negli USA merita un post per conto suo, quindi non mi addentrero’ qui nella questione.

La cosa che mi ha divertito e’ il contrasto tra questa notizia e con quanto letto sul Corriere Online di oggi, dove in Italia abbiamo deputati che possiedono fabbriche e dichiarano 6.000 Euro l’anno di reddito.

Questa è una delle differenze culturali ed etiche che non giovano certo al futuro del nostro paese.

lunedì 16 aprile 2007

Telecom, Grillo e il penoso stato del Capitalismo Italiano

AT&T ritira l’offerta per comprare Telecom e il titolo sale in borsa.
America Movil dice che e’ ancora interessata all’acquisto ed il titolo scende in borsa.

Nel movimento simultaneo ed opposto di queste due azioni si legge lo stato del capitalismo in Italia.

Non voglio stare qui a discutere se il ritiro dell’offerta di AT&T sia un bene o un male per il Bel Paese, la questione e’ fondamentalmente irrilevante.
Cio’ che e’ interessante e’ la gazzarra scatenata dalla paventata vendita del colosso delle comunicazioni.
- Politici che strillano sui media alla ricerca di una cordata Italana che possa comprare l’azienda.

- Proposte di leggi raffazzonate sull’onda emotiva per regolare la questione.

- Riferimenti piu’ o meno velati ad un ritorno al parastato.

- Comici che fanno arringhe in diretta TV al consiglio di amministrazione della maggior società italiana quotata in borsa.


Per quanto mi stia simpatico Beppe Grillo il suo intervento lo considero la ciliegina sulla torta del qualunquismo visto in questi giorni.
Il succo del suo (farraginoso) discorso e’: “gli imprenditori sono tutti ladroni, speriamo che la Telecom ritorni in mani pubbliche”.
Lungi da me affermare che il capitalismo e’ la cura di tutti i mali, ma a casa mia se si decide di giocare a scopone si gioca a scopone! Nelle varie repubbliche delle banane invece si fa finta di giocare a scopone e poi e si finisce sempre a giocare a ruba-mazzetto.

Fuor di metafora, se c’e’ una borsa valori, se ci sono organismi preposti a vigilare sulla borsa, se ci sono regole su come operare in borsa, allora una transazione di borsa dovrebbe filare liscia senza interventi politici e senza comici che gridano “se arriva quel messicano là sono cazzi ... ”

Chiudo con una nota di colore su come in Italia si mastichi bene l'inglese: caro Rag. Grillo “Public Company” in inglese vuol dire “Azienda Quotata in Borsa” e non come lo traduce lei nella sua arringa “Azienda in mano Pubblica”.

giovedì 12 aprile 2007

Ostaggi di Guerra = Pasticciaccio all’Italiana

La vicenda della liberazione di Mastrogiacomo e della decapitazione (sempre carini sti’ estremisti islamici) dei suoi collaboratori sta sollevando un polverone internazionale. L’Italia in questi giorni e’ riuscita nell’arduo compito di mettere d’accordo i nostri alleati ed i loro (nostri?) nemici; infatti e’ stata chiamata da entrambi il lati dello schieramento “L’anello debole della NATO”.
Quello che mi lascia perplesso in tutta questa storia e’ questo costante scendere a patti con il diavolo per liberare gente che sta facendo il proprio mestiere in terra straniera.
Fino a prova contraria la Sgrena, Torsello e Mastrogiacomo, seri professionisti dell’informazione, erano perfettamente consci dei rischi a cui andavano incontro nel lavorare in una zona di guerra.
L'altra fatto singolare e' l'apparente che accompagna i milioni di dollari che il governo italiano ha speso in per liberare questi ostaggi.
I soldi spesi per la Sgrena hanno portato alla morte di Nicola Calipari, ma hanno concesso ad un’oscura giornalista del Manifesto di fare un tour mondiale per promuovere il proprio libro “Friendly Fire”, $20 in qualsiasi negozio di libri dei "satanici" Stati Uniti.
Un po’ piu’ complessa la questione di Mastrogiacomo; in attesa del suo imminente best-seller che fara’ luce su tutti i risvolti di questa questione, cerco di spiegare il pasticciaccio afgano come lo vedo da quaggiu' utilizzando un fittizio messaggio dei talebani al al popolo italiano:
"Italioti, grazie dei 2 Milioni di dollari che useremo per ammazzare la nostra e la vostra gente. Ah appena ci finiscono rapiremo qualche altro vostro connazionale visto che la transazione e’ rapida e redditizia.
Nel caso vi fosse sfuggito, l
a decapitazione di quei due poveracci che lavoravano con voi e’ da interpretarsi semplicemente come un vaffanculo.
Vaffanculo a voi, al vostro governo, alle vostre organizzazioni non governative; finche’ pagherete la testa la faremo rotolare solo ai cittadini di serie C.

mercoledì 11 aprile 2007

Eccessi di "politically correctness"


C'e' una sottile linea tra essere "Politically Correct" (o PC come si dice qui) e perdere ogni tipo di tradizione e di "sapore".
In Italia siamo ancora distanti da questa linea, tant'e' che quando torno spesso mi viene la pelle d'oca a sentire usare parole tipo "negro" che da queste parti ti farebbero finire in galera.
Ma attenzione a non eccedere al contrario e svuotare l'Europa di tutte quelle tradizioni locali che la rendono una terra affascinante.
In questo articolo viene riportato un caso emblematico di politically correctness (c'e' una traduzione italiana di questa parola?): un'ospedale inglese che da anni aveva l'usanza di offrire dei dolcetti speciali in occasione della Pasqua (vedi foto a sin.), ha deciso di cancellare tale tradizione per non offendere la popolazione non-cristiana.
Leggendo tra le righe si capisce che i non-cristiani non erano certo gli Indù' che sono in Inghilterra da 100 anni.
Gli islamici hanno la tendenza di usare le regole delle societa' occidentali per portare avanti la loro propaganda cultural-religiosa. Esempi di questo trend sono visibili chiaramente anche in Italia; dalla battaglia per l'eliminazione dei crocefissi dalle scuole, all'apertura di macellerie islamiche che circumnavigano ogni regole sanitarie.
Noi "illuminati" occidentali dobbiamo stare attenti che nel dimostrare maggiore educazione e sensibilità' non ci ritroviamo ad abbassare completamente le braghe verso chi ci grida "razzista-razzista".

venerdì 6 aprile 2007

Che figuraccia per la Marina di Sua Maesta'

Ieri i 15 marinai e marine inglesi catturati dagli Iraniani sono tornati a casa ... feste, coriandoli, discorsi di Blair .... tiriamo tutti un sospiro di sollievo!
Fortunatamente non e' scoppiata la terza guerra mondiale ... si mormora di uno scambio con prigionieri Iraniani detenuti in Iraq ... comunque sia questa operazione e' stata una vittoria mediatica per il leader iraniano Ahmadinejad.
In tutta questa storia la cosa che mi ha colpito di piu', e che non ho visto riportata nei media, e' la poca dignita' dei militari inglesi.
In questo video trasmesso dalla TV iraniana due militari inglesi sorridenti narrano con tono allegro come siano sconfinati in acque Iraniane, come l'Iran abbia completamente ragione e chiedono scusa al popolo iraniano.
Ora, ammetto che Rambo esiste solo al cinema, ma insomma, se di lavoro fai il militare e sei catturato da forze nemiche non dico di farti torturare ma nemmeno di ballare e cantare come una scimmietta ammaestrata.
Non critico questi ragazzi per essersi abbassti le braghe ma mentre lo facevano magari questi roya-marines avrebbero potuto mantenere un po' di royal-contegno.

giovedì 5 aprile 2007

Forze del (dis)ordine

In Italia la nuova legge sulla violenza negli stadi inasprisce le pene per gli Ultras, ormai trattati ben peggio di qualsiasi delinquente.
Il decreto contiene normative tra l’incostituzionale ed il farneticante; un esempio per tutti: una persona puo’ essere condannata a provvedimenti restrittivi (diffida) senza alcuna prova materiale e sulla sola base del sospetto da parte delle forze dell’ordine.
Forse dell’ordine che proprio oggi sono sotto attacco dalla stampa e dal governo inglese per il trattamento riservato in eurovisione ai tifosi del Manchester United.

Articolo italiano QUI
Articolo inglese QUI
Video dell’operato della polizia a Roma QUI

Dopo settimane di “regno del terrore” e di campagne medianiche contro gli Ultras, ecco che serve un intervento inglese per far vedere il rovescio della medaglia all’opinione pubblica italiana.
Nessun media italiano in queste settimane ha avuto il coraggio (o per lo meno la diligenza) di rivelare quello che per qualsiasi persona che si sia mai recato in una curva e’ evidente: che le persone violente e irresponsabili non sono solo quelle che cantano e sventolano bandiere.

lunedì 2 aprile 2007

Abbiamo la mamoria corta: negli anni '70 si parlava di nuova era glaciale

Rispondo ai commenti dell'ultimo post con un paio di altri elementi che possono arricchire questa discussione.

Qui trovate un articolo del 1974 pubblicato in Times ed intitolato "Another Ice Age?"
Qui invece trovate un articolo pubblicato da Newsweek nel 1975 intitolato "The Cooling World".
In quest'ultimo articolo ci sono dei passaggi che suonano stranamente familiari:

- Consenso scientifico quasi unanime sul trend climatico (di raffreddamento!)
- Previsioni catastrofiche sul futuro dell'umanità
- Disinteresse dei governi nell'affrontare questo problema apocalittico.

Badate bene ... lo voglio ribadire ancora una volta .... sono un ambientalista.
Non voglio vedere il mondo inquinato e deforestato, non mi piacciono le macchine che fanno
7 Km con un litro di benzina, non mi piace il cibo prodotto in una catena di montaggio.

Detto questo, sono anche una persona che si vanta di pensare con la propria testa. E' emblematico che nei commenti al mio post precedente si confondano le due espressioni: Riscaldamento Globale ed Effetto Serra ... non sono la stessa cosa!

Ancora una volta ripeto SI e' in corso un riscaldamento globale ... e la nostra generazione ne vede indizi ovunque anche perche' dal 1945 al 1975 si e' verificato un raffreddamento globale quindi da 30 anni a questa parte vediamo segnali che il pianeta si sta riscaldando.
Quello che NEGO e' che questo riscaldamento globale sia dovuto PRINCIPALMENTE all'azione umana. Come dice Cage e' scientificamente provato che CO2 e Metano sono gas serra ma il gas serra piu' importante e' il vapore acqueo e gli oceani producono talmente tanto vapore acqueo che il metano e il CO2 prodotti dall'uomo sono una goccia nel mare.
Il riscaldamento ed il raffreddamento terrestre sono dovuti PRINCIPALMENTE all'attivita' solare ... guarda un po' mi sembra che questa sia una variabile grandicella non considerata nel sistema!

Piu' guardo questa storia dell'effetto serra e meno mi convince. Mi ricorda moltissimo della discussione sul buco dell'ozono. Prime pagine sui giornali, attivisti in piazza, summit mondiali per abolire il CFC e poi .... e poi il buco si e' chiuso da solo ed e' sparito dalle pagine dei giornali.

Ora non nego che questo riscaldamento globale potra' cambiare la faccia del pianeta e non nego che l'uomo stia cambiando la faccia del pianeta quello che nego e' che le due cose vadano a braccetto.

More to come ....