venerdì 19 dicembre 2008

L'uomo piu' potente del mondo (solo la foto)

Paulson
Questa mattina ero partito con tutte le mie buone intenzioni per scrivere un articolo su Henry Paulson. Un uomo che in questi periodi turbolenti ha a disposizione un fondo discrezionale di 700 Miliardi di dollari da impiegare come meglio crede per "salvare l'economia".
Temo che come spesso succede con i "salvatori della patria" ne salteranno fuori delle belle su un personaggio che sta facendo il bello ed il cattivo tempo con i soldi dei contribuenti senza perarltro che si vedano grandi frutti del suo piano di salvataggio.

Boh avro' modo di pontificare sull'argomento in futuro, nel frattempo me ne vado a casa (anche perche' e' venerdi' sera, sono le 5.45 e sono qui dalle 7.45) e la settimana prossima me ne vado pure al calduccio.
Quindi faccio ai pochi e pazienti lettori i migliori auguri di
BUON NATALE!

martedì 2 dicembre 2008

Obama - portera' veramente "Change"?

Blog dormiente frutto di un periodo lavorativo e privato veramente intenso.
Mi accorgo di non avere dedicato nemmeno un post alla vittoria elettorale di Obama e allo storico segnale di cambiamento che sta portando sulla scena politica statunitense e mondiale.

Lo dico subito, credo che il buon Barack le abbia azzeccate quasi tutte fino ad ora, ed io, come molti americani, sono completamente perso nella luna di miele con il leader "abbronzato" (per dirlo con le parole del Berlusca).

Ma una pagliuzza nell'occhio del salvatore della patria la dobbiamo assolutamente trovare, non sia solo per riempire qualche riga di questo Blog.

Obama ha fatto del cambiamento un tormentone elettorale e l'elettorato americano stanco di otto disastrosi anni di politica Neo-Con lo ha premiato con una sonate vittoria.
Che Obama riesca o meno a portare il cambiamento promesso e' quasi irrilevante di fronte all'energia sprigionata dall'idea stessa del cambiamento (questa l'ho capita solo io).

Se guardiamo bene alle prime decisione prese dal "soon-to-be president" questo grosso cambiamento non lo si vede.
Una sfilza di clintoniani tra le prime e le seconde file dei ministri e addirittura un uomo di Bush lasciato alla guida del Pentagono.
Obama si e' poi sbilanciato nel dire che alcune delle proposte fatte in campagna elettorale potrebbero slittare con i tempi; leggi il ritiro dall'Iraq in 16 mesi e l'abolizione immediata degli sgravi fiscali per i piu' ricchi.

Ma come si dice da queste parti, non lasciamoci rovinare quest'incredibile fiaba da degli squallidi dati di fatto.