mercoledì 20 gennaio 2010

Memoria Corta

Esattamente un anno fa Barack Obama veniva investito della carica di Presidente degli Stati Uniti d'America di fronte ad una folla oceanica.
Il cambiamento era nell'aria e San Barack, il Papa Nero, sembrava destinato a cambiare le sorti del paese. Un presidente nuovo, energetico, carismatico con una maggioranza parlamentare di ferro sia alla Camera che al Senato.

Ieri in Massachusett si e' disputata un'elezione straordinaria per sostituire il defunto sentaore Ted Kennedy. E' stato eletto il candidato repubblicano che ha basato l'intera campagna elettorale sul fatto che la sua elezione avrebbe tolto la magioranza qualificata (60 senatori su 100) al partito democratico.
Per Obama questo e' un vero e proprio voto di sfiducia che arriva da un distretto considerato saldamente in mano democratica.

Cos'ha combinato il buon Barack in un anno per erodere cosi' tanto la sua popolarita'?
O meglio cosa non ha combinato? Come ha sprecando la maggioranza a prova di bomba in entrambe le camere?

Non mi voglio unire ai cori dei commentatori politici Americani che in questi giorni stanno sezionando senza fine questi argomenti.
Voglio invece fare un commentino sulla nostra societa' che ormai sembra guidata esclusivamente da pulsione a breve termine.
Cio' che e' "cool" che attrae, che va di moda va esaltato all'ennesima potenza consumato voracemente e abbandonato per il prossimo oggetto del desiderio. E' la societa' dei filmini virali di Youtube che in una settimana vengono visti miliardi di volti per poi cadere nel dimenticatoio.
E' la societa' delle star dei reality show che restano in auge per un paio di mesi.
Ci piaccioni i fuochi che bruciano brillanti e che scompaiono velocemente.

Non voglio assolvere completamente Barack che in un anno di governo avrebbe potuto capitalizzare maggiormante la popolarita' per fare delle riforme storiche. Ma Questa societa' dalla memoria corta non ha tempo e non da' tempo alle idee di svilupparsi e alle azioni di seguire il loro corso naturale. Collettivamente insegue cio che e' "cool", ieri era viva Obama, oggi e' abbasso Obama, i problemi intanto rimangono.

martedì 5 gennaio 2010

Il Decennio Perduto

E' il 2010 cari lettori, e come ogni inizio anno e' tempo di bilanci e di buoni propositi.
Quello che mi era quasi sfuggito pero' e' che questo e' anche l'inizio di un nuovo decennio ed allora e' tempo di super-bilanci.
Parafrasando una vecchia canzone, "cosa restera' di questi anni duemila?"
Non voglio stare qui a fare la lista della spesa di cosa e' successo dal 2000 al 2009, ma se qualche lettore se la sente di elencare il bello e il brutto dell decennio appena finito credo che sarebbe veramente un bel argomento di conversazione.

Questo e' stato sicuramente il decennio dell'informazione che ha cambiato le nostre vite, basti pensare che nel 2009 Google ha compiuto dieci anni.
Ma la definizione che lentamente si sta facendo strada qui in America e' quella del "Decennio Perduto".
Perduto per l'impressione di aver piu' o meno corso in tondo, di aver creato delle gran bolle che poi si sono sgonfiate, di aver in mano un pugno di mosche.
Facile parlare delle bolle economiche dalla .com ai mutui spazzatura.
Il Dow Jones, barometro dell'economia americana, ha aperto il 2000 vicino agli 11.000 punti ed ha chiuso il 2009 a 10.500 punti.
Un dato ancora piu' demoralizzante e' che la decade non ha creato posti idi lavoro
Il grafico qui sotto mostra l'aumento di posti di lavoro, del PIL e della ricchezza delle famiglie americane in svariate decadi.
I dati per la decade che si e' appena chiusa sono preoccupanti soprattutto se paragonati alle decadi precedenti dove negli anni '80 e '90 si e' registrato un aumento quasi identico delle variabili tracciate nel grafico.


Anche da un punto di vista politico credo che l'America abbia concluso poco.
La decade che si era aperta con l'attacco alle torri gemelle si chiude con truppe americane ancora in Iraq ed Afganistan e con Guantanamo aperto.

E per l'italia che bilancio fare di questa decade?
Si puo bollare come decade perduta o forse ancora peggio come una decade "in caduta"?
Non voglio dare troppa importanza alla borsa come barometro di tutto, ma se il Dow Jones e' sceso del 5% in questi ultimi 10 anni, il Mib e' sceso del 50%.
Certamente io ho una propensione verso i numeri ed un occhio verso l'economia, ma mi sembra palese riscontrare che nel mondo occidentale oggi il ceto medio abbia l'impressione di star peggio che non nei "noiosi" anni '90 o nei "rampanti" anni '80.
Cosa ci riserveranno gli anni '10?
Buona decade a tutti!