giovedì 2 agosto 2007

Putin e le sue camicie nere

Non e’ un mistero che il presidente russo Vladimir Putin non si sia mai dimenticato dei metodi imparati in anni di militanza nel KGB.
Dopo una breve parentesi pseudo-democratica la Russia negli ultimi anni sta lentamente ma inesorabilmente tornando ad essere una dittatura.

Dall’assassinio dei critici all’aggressiva politica estera, Putin sta mostrando i muscoli del colosso sovietico rinvigorito dalle immense ricchezze petrolifere.

La forma di governo in Russia oggi assomiglia ad una dittatura di destra che rievoca il passato della “grande Russia”.

Un nuovo tassello nella costruzione di una dittatura in stile fascista è stata la creazione di un movimento giovanile fedele al governo che può occuparsi di qualche “lavoretto sporco”.
Il movimento Nashi creato nel 2005 si è reso responsabile di intimidazioni nei confronti dell’opposizione, del lancio di feci contro l’ambasciata britannica a Mosca e di altri incidenti di piazza di questo tipo. Le autorità russe chiudono un occhio verso gli incidenti generati da questo gruppo di giovani, mentre le manifestazioni pro-democrazia sono spesso disperse dalla polizia.

L’ultima trovata del Nashi e’ stato un festival estivo dove gli organizzatori invitavano i partecipanti a fare sesso per “riprodurre la razza Russa”.
Uhm cose del genere le abbiamo gia’ sentite cinquanta anni fa ... speriamo in bene...

1 commento:

Giacomo Brunoro ha detto...

basta leggere l'intervista a Kasparov pubblicata in settimana su Panorama per rendersi conto che la situazione in Russia è pesantissima, ma la cosa è evidente a tutti da un bel pezzo. però nessuno dice niente: e posso capire il silenzio "opportunistico" dei politici, ma quello degli artisti no... mah...