mercoledì 2 settembre 2009

Sulla Borsa Cinese e sulla ripresa economica in Cina

In questi giorni stavo ossevando la borsa cinese.
Dall'ottobre 2007 all'inizio del 2008 la borsa ha perso circa il 70% del suo valore, per poi recuperare quasi meta' del terreno perduto.
Un mesetto fa l'indice azionario di Shangai ha invertito nuovamente la rotta perdendo un 15%.



Beh volevo scrivere tutto un post su come la borsa cinese sia un ottimo mercato da osservare e su cui fare delle considerazioni teoriche di finanza visto che e' un mercato praticamente chiuso ad investimenti stranieri.
Quando sono venuto qui per scrivere il post mi sono accorto che avevo gia' scritto un articolo sulla borsa cinese nel maggio 2007.
Nell'articolo avevo previsto il collasso della borsa di Shangai, che sarebbe arrivato da li a qualche mese, con un buon anno in anticipo rispetto alle altre borse mondiali.
Direi che allora questo post e' per darmi una pacca sulle spalle e per rimandarvi all'articolo precedente per ricordare come si creano delle "bolle speculative".
Personalmente credo che la presente correzione del mercato cinese continuera' ancora per un po', per una serie di ragioni tra loro concatenate.
1- il recupero dell'economia cinese non e' cosi' forte come dicono i numeri ufficiali del governo cinese
2- che la ripresa cinese e' soprattutto generata dallo stimolo pubblico (bravi i cinesi niente da dire)
3- ma lo stimolo cinese e' stato piu' efficace di quello di altri paesi perche' il governo ha pieno controllo del sistema bancario ed ha detto alle banche di elargire credito a destra e a manca e di fare prestiti ad aziende per quasi un trilione di dollari.
4- il problemino e' che si specula che circa meta' dei soldi prestati dalle banche siano poi finiti
nuovamente nel mercato azionario ed immobiliare ri-gonfiando la bolla speculativa

Credo che i cinesi riceveranno una bella sorpresina nei prossimi mesi.

4 commenti:

Giacomo Brunoro ha detto...

La storia del mercato cinese chiuso è interessante: ma prima o poi si potrà investire anche lì? tipo, qualche miliardario russo, non avrà interesse ad investire pesantemente in Cina? Per non parlare poi degli Arabi, che dopo aver comprato mezzi Stati Uniti magari hanno voglia di comprarsi anche la Cina...

Il Guru ha detto...

in effetti il mercato azionario cinese non e' propri chiuso al 100% per gli stranieri ... ci sono dei fondi che riescono a fare un pacchetto di azioni ciensi e venderle in occidente.
Il problema e' che per operare nel marcato cinese bisogna sempre fare una joint-venture con qualche azienda statale cinese ... cosa che richiede una importante presenza nel territorio.
Diciamo che a questo punto il partito comunista (??!!) cinese e' piu' interessata a tenere strette le redini del controllo dell'economia e della finanza che a permettere un libero flusso di capitali che, tra l'altro, probabilmente porterebbe alla rivalutazione della loro moneta abbassando la competitivita' internazionale dell'export cinese. (dscorso lunghetto e complicato)

Army ha detto...

A cosa si fa riferimento quando si parla di scarsa affidabilità e trasparenza della Borsa Cinese?...e quali pensi che siano i veri limiti del funzionamento (e/o regolamentazione) del mercato finanziario cinese...rispetto ad esempio al nostro? Grazie Ciao

Il Guru ha detto...

ciao Army, benvenuto su questo blog (ci conosciamo di persona?).
Rispondo a grandi linee alla tua domanda anche se non conosco nei dettagli la regolamentazione finanziaria della borsa di Shangai. Una cosa che spesso la gente si dimentica e' che la Cina e' una potente macchina capitalistica governata da una dittatura.
Questa dittatura ha pressoche' pieno controllo sulla finanza cinese. Le maggiori aziende cinesi sono sempre delle joint-venture tra governo o privati, fondamentalmente o controllate dal governo o obbdienti al governo.
Nel mercato azionario di Shangai sono quotate le maggiorni aziende cinesi che, come visto sopra, sono controlalte dal governo cinese. In questo mercato possono investire piu' o meno solo banche o individui cinesi.
Detta in soldoni i cinesi "se la cantano e se la sonano" e non vogliono che in questo giochino che mimica il mercato libero si vengano ad infilare i soldini stranieri. In una borsa libera per definizione tu potresti andare e comprarti il 51% di un'azienda ... cosa inammissibile per i potenti di pPechino... CIAO