martedì 15 settembre 2009

Grande Panico - un anno dopo

Oggi e' primo anniversario del fallimento di Lehman Brothers, data che restera' nei libri di storia economica come l'inizio del grande panico finanziario globale scatenatosi a cavallo tra il 2008 e il 2009.
Non che le cose andassero bene nell'economia Americana prima del fatidico 15 Settembre 2008.
L'economia era gia' in recessione da mesi. Il governo era gia' intervenuto per salvare Fannie Mae e Fraddie Mac, ed aveva in qualche modo salvato Bear Stern dal collasso vendendola per quattro lire a JP Morgan.
I mormorii a Washington ed in giro per l'America era che si stava gettando denaro dei contribuenti cercando di salvare i furboni di Wall Street.
E allora l'allora governo Bush volle dare un segnale a Wall Street e al paese che non tutte le banche sarebbero state salvate dal governo lasciando fallire una delle maggiori banche d'affari al mondo.
La reazione che Henry Paulson non si aspettava, e' il panico totale che sarebbe scaturito dal fallimento di Lehman, panico che portera' a 6 mesi di paralisi della finanza e dell'economia mondiale.
Vedete, il sistema finanziario in fondo e' un giochino basato solo ed esclusivamente sulal fiducia.
Un dollaro in verta' non vale un dollaro ma e' semplicemente un pezzo di carta.
Un'azione non e' nemmeno piu' quello, e' un numero in un computer.
Cio' che fa rimanere in piedi il castello della finanza mondiale e' la fede che dietro i numeri e la carta ci sia della sostanza. Il fallimento di Lehman ha fatto tremare questa convinzione creando una susseguirsi di eventi che magri oggi ci siamo anche mezzi dimenticati ma che hanno veramente paralizzato il mondo fino ad inizio 2009.
Date un'occhita ai commenti di un mio post del settembre scorso per capire che razza di ragionamenti si facevano all'epoca.

Oggi ad un anno di distanza i ricordi si vanno sbiadendo, la borsa cresce, i banchieri si prendono i loro bonus e (forse) la recessione e' pure finita.
Credo che alla fin fine abbiamo sprecato questa crisi, che avrebbe dovuto essere usata per meglio regolamentare il sistema finanziario globale.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Guru, non pensi che la crisi 'servisse' a ripulire, si, ma come spesso accade le fasce medio basse?
Senza dietrologismi e sinistrosismi inutili. Io vedo, praticamente, gente comune licenziata, denari immobilizzati come risparmi investiti in attività in proprio (dei licenziati), uscita della 'gente' dalle speculazioni finanziarie borsistiche convenienti e il rilancio dei prodotti bancari 'sicuri' che rilanciano le corazzate bancarie. Insomma temo che la crisiabbia ripulito ma ai soliti livelli lasciando gli 'impuniti' al solito posto...
Cooper

Il Guru ha detto...

Ciao Coppi .. sinceramente credo che tu sia un po' troppo dietrologo. Certo che a prenderselo in quel posto sono sempre i soliti Cristi, ma non credo che il piano sia necessariamente quello di metterlo in quel posto ai poveri cristi (forse il discorso non e' chiarissimo ... ma dico che l'effetto e' quello che tu dici ma la motivazione non e' quella). Il piano e' per i potenti di questo mondo di fare tanti piu' soldi possibili. I poveri cristi sono le vittime civili di questa finanza d'assalto. Il problema principale e' quello che scrivi alla fine dell'intervento e cioe' che ormai alcune di queste istituzioni finanziarie hanno raggiunto un tale livello che sono intoccabili. Goldman Sachs, per esempio, e' un vero e proprio "impero del male", con grosse responsabilita' nel creare bolle speculative dal 1930ad oggi. Ma io credo che il prblema sia che la bestia pensa ad abbuffarsi ... i poveri cristi sono solo "collateral damage".