mercoledì 8 luglio 2009

Russia - un solitario gigante economico

Ieri il presidente Obama si e' recato in Russia ed ha fatto l'ormai solito discorso di "un nuovo inizio".
Credo che Barack faccia bene a comunicare una netta rottura con la politica Bush, resta da vedere pero', quanti frutti portera' questo nuovo atteggiamento. Come sottolineavo a proposito dell'Iran le buone intenzioni da sole non sempre funzionano.

Obama si e' anche portato in Russia un codazzo di importanti aziende americane come Boeing e Pepsi. Il messaggio non troppo velato al non-capo di stato Putin e' quello di iniziare a fare piu' affari assieme.

Per coincidenza oggi mi sono imbattuto nell'ultima pubblicazione del World Economic Forum. Si tratta della classifica dei paesi piu' orientati al commercio internazionale.
Ebbene, la Russia puo' vantare il 109esimo posto in questa classifica su 121 paesi considerati.
Nazioni del calibro fi Pakistan, Syria e Mauritania sono tute meglio piazzate dei sudditi del cremlino.
Una dei voti piu' bassi la Russia lo riceve in "accesso ai mercati". E vorrei proprio vedere, in un paese dove si possono sequestrare tutti i beni di un imprenditore per le "amicizie sbagliate" non e' certo facile fare affari in modo pulito. Questo lo ha confermato anche l'IKEA che ha annunciato il blocco di tutti gli investimenti in Russia a causa di gravi prolemi di corruzione.

Temo che il futuro per i Russi sia quello di continuare a vendere petrolio e gas naturale e di trasformarsi sempre di piu' in una petro-dittatura di stile mediorientale.

Ah se siete curiosi l'Italia e' al 45esimo posto della classifica WEF dei pesi "amici" del commercio internazionale. Tunisia e Lituania ci battono di un soffio. Anche per noi l'accesso ai mercati e' un problemuccio, di questo avevo scritto piu' di un anno fa.

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