giovedì 8 gennaio 2009

Spezzo una lancia a favore di Israele

lo so, lo so, sto diventando veramente ammericano, ma credo che strategicamente parlando Israele abbia fatto una mossa giusta in questi giorni nel mostrare i muscoli ad Hamas ed a tutto il mondo arabo.

Spero di non essere frainteso, non trovo assolutamente niente di cui gioire nell'assistere a scene di guerra in medio oriente; ma cerchiamo per un momento di capire la strategia degli israeliani.

Pur non essendo un fautore della creazione dello stato ebraico dopo la seconda guerra mondiale, credo che sia l'ora di smetterla con rivendicazioni territoriali ed avviarci verso la soluzione di due stati confinanti.

Gli Israeliani da qualche anno si sono mossi in questa direzione, nel 2007 assieme ai palestinesi di Fatah si era raggiunto un accordo di massima sull'esistenza di uno stato Palestinese a fianco di quello Israeliano. Israele aveva dato un segnale di distensione sgomberando (con la forza) alcuni insediamenti di coloni e restituendo il territorio (incluse abitazioni ed attivita' produttive) alle autorita' palestinesi.

Ma Israele a Gaza (non nella west-bank) si ritrova con dei vicini di casa, Hamas, che hanno come mandato principale la distruzione dello stato di Israele e l'eliminazione degli Ebrei.
Il lancio giornaliero di missili dal territorio controllato da Hamas verso le citta' Israeline sembra poca cosa di fronte al pesante intervento militare di questi giorni, ma e' comunque qualcosa che non deve essere sottovalutato.
Cosa accaderebbe se per anni tutti i giorni piovessero dei razzi in Friuli lanciati dalla Slovenia? o se piovessero in Irlanda lanciati dagli "orange" dell'Irlanda del Nord?
Nel giudicare la situazione israelo-palestinese credo che si faccia sempre del grosso relativismo facendo finta di non vedere che alla fin fine Israele e' un pese del primo mondo con caratteristiche di vita simile ai paesi anglosassoni, con tremende pressioni da gruppi di fanatici religiosi con un obiettivo dichiarato di distruggerlo.
E allora credo che strategicamente Israele abbia fatto bene a far capire ad Hamas (ma anche alla Siria, al Libano e all'Iran) che e' ancora capace di colpire e di colpire duramente.
Strategicamente non e' nemmeno un caso che l'abbia fatto poco prima che Obama prenda possesso della Casa Bianca.
Come non e' un caso che paesi arabi tipo l'Egitto abbiano condannato debolmente l'attacco israeliano o che il Libano, proprio oggi, sia corso a scusarsi per un paio di razzi partiti dal proprio territorio. Anche ai governi arabi moderati della regione Hamas non piace molto e tutti i paesi di quella zona del mondo si sono piu' o meno scornati quando hanno tentato di scontrarsi con Israele.

Anch'io come tutti vorrei vivere nel paese dei balocchi e vorrei la pace in medio oriente; ma credo che gli Israeliani ne abbiano viste a sufficienza per capire che prevenire e' meglio che curare. Quindi fare un po' di pulizia di gente che li vuole ammazzare, fargli saltare un po' dei tunnel con i quali si riforniscono di armi e magari dargli una mazzata politica e far vedere Hamas per la tigre di carta che e'; credo sia stata una mossa strategicamente (anche se non umanamente) giusta.

11 commenti:

Giacomo Brunoro ha detto...
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Giacomo Brunoro ha detto...

Ciao Tony, buon anno! Tu dici "Cosa accaderebbe se per anni tutti i giorni piovessero dei razzi in Friuli lanciati dalla Slovenia? o se piovessero in Irlanda lanciati dagli "orange" dell'Irlanda del Nord?"
ma cosa accadrebbe se i friulani si mettessero a costruire case in slovenia e dicessero che quelle sonon colonie e che quella è casa loro? :D

Anonimo ha detto...

Ciao Guru,
va proprio detto...sei americanizzato...
Ma detto questo, credo che il problema andrebbe letto senza la "storica" divisione Israele (america e Dx) e Palestinesi (Sx e resto del mondo) ma in modo un po' diverso.
Lo dico perchè alcune cose che dici le condivido pur non essendo particolarmente filoatlantico, altre secondo me hanno dei buchi.
Parlo, stavolta, per esperienza personale. Qualche anno fa, infatti, io sono stato in viaggio in Israele. Era prima della seconda Intifada, quindi in un clima piuttosto "disteso". Nonostante questo ai miei occhi ho trovato una situazione piuttosto imbarazzante.
Se è vero che Israele vive con i "fanatici religiosi" dietro l'angolo è vero che le popolazioni "non israeliane" vivono una situazioni terribile dai temi della guerra dei sei giorni (cosa sono più di 40 anni??). L'approccio degli israeliani, infatti, nei territori occupati è sempre stato: voi non meritate nulla, non rompete troppo le balle.
Ho visto palestinesi per bene vivere da 20 anni in tende perchè il governo israeliano, dal momento dell'occupazione, aveva bloccato i lavori di costruzione della loro casa. Ho visto posti di blocco tra betlemme e gerusalemme con gli arabi che hanno regimi e coprifuoco stringenti che trasformano la loro vita in prigionia.
Insomma. Israele non si è comportato come un paese che "si piglia" (più o meno leggitimamente) un territorio e "ci lavora" integrando le popolazioni, "imponendo" delle regole comuni. Hanno occupato e hanno lavorato per far sloggiare "chiunque". Questo, francamente, va oltre ogni logica "etica" o di "giudizio di legittimità".
La reazione di queste popolazioni è chiaramente di "ribellione". Non solo devo supparsi un governo che considerano invasore, ma devono anche subire angherie terribili. La questione religiosa arriva solo alla fine. Attecchisce in questo clima, è "usata" di qui e di li per scopi terzi. La guerra è guerra, diventa di religione solo poi.
Il tema poi dei "kamikaze" giudicati dall'opinione pubblica occidentale come il demonio, sono lo strumento che queste popolazioni usano perchè non ne hanno altri. Non hanno esercito, non hanno aerei, non hanno tank, non hanno navi. Hanno solo loro stessi. Come qualunque guerra contro un invasore, usano il terrorismo. Come fa l'ETA come fa l'IRA. Trovo un po' discutibile che le cannonate israeliane contro la scuola ONU siano più "tollerate" del kamikaze che si fa saltare in aria. Per me sono due orrori uguali e differenziarne il giudizio mi sembra francamente grottesco.
In particolare, non so cosa stia esattamente accadendo adesso, ma trovo che i giornali non raccontino per bene quel che accade e noi, da lontano, dalle nostre tastiere giudichiamo questo dramma millenario come una partita a Risiko!
Forse la Pera ci potrebbe illuminare su aspetti che non sono così chiari!
Cooper

Il Guru ha detto...

Buon anno a tutti ... mi immaginavo che questa sarebbe stata una questione controversa ed i mie due unici lettori non mi hanno deluso ;-)
La question fondamentale qui e' quella di tenere a mente i 60 anni di storia di questo conflitto ma non lasciare che questi 60 anni di storia diventino un fardello talmente grande da non permettere alla situazioen di evolvere.

Inizio con il dire che non sono un fautore del fatto che la gente venga cacciata dalle proprie case ... ma purtroppo queste sono cose che nella storia sono sempre esistite. Per restare in tema con l'esempio del Friuli ... citta' come Fiume e a Gorizia Est sono citta' italiane annesse alla Yougoslavia dal maresciallo Tito con la complicita' della sinistra italiana. E calcando e sfilacciando ancora l'esempio vi dico che in Friuli dopo il terremoto del 1976 la gente si e' ricostruita le case nel giro di un anno, mentre in Irpinia ci sono ancora persone che vivono nei container della protezione civile.

Allora nel toccare l'argomento mediorientale penso sia ora di elevarsi da paradigmi ideologici e di dire le cose scomode e politically incorrect che nessuno vuole mai tirare fuori.E diciamolo allora che parte della atrocita' israeliane provengono dal fatto di vivere a fianco di un sacco di di gente il cui solo scopo nella vita e' farli fuori, annientarli, cacciarli da quella fetta di terra.
E che questa gente nonn siano i sessantottini studenti universitari o gli intellettuali all'europea ma sono milioni di peones con le pezze al culo che non hanno nulla da perdere (poi non diciamo che i palestinesi hanno le pezze al culo solo per via degli Israeliani .. andiamo a vedere come vive il resto del mondo arabo ... please!!)
Che poi si possano capire le ragioni di tanta rabbia non lo metto in dubbio, ma credo che qui l'unica cosa da fare sia "scurdammoce 'o passato" e andare avanti con la soluzione dei due stati paralleli.
L'unica cosa che mi ha fatto guardare ad israele con meno pregiudizio e' proprio l'accettazione della soluzione dei due stati. Nel 2007 l'esercito israeliano ha sgomberato parecchi insediamenti di coloni nel tentativo di definire i confini dei 2 stati (e di metterci un bel muro inmezzo!). Case ed industrie lasciate alle spalle sono state immediatamente saccheggiate da orde di peones che si sono poi rivenduti rubinetti, lavandini e ruote dei trattori invece che, come previsto da accordi con Fatah, svilupapre delle ativita' produttive.

E allora piu' rigiriamo questa frittata piu' l'unica soluzione che personalmente vedo e' la coesistenza dei due stati, Hamas non vuole questo e continua con la stanca retorica della distruzione di Israele. Israele in questi giorni sta attaccando i territori controllati da Hamas (e non quelli controllati da Fatah) nel dire ... io vi sto dando l'unica ragionevole via di uscita che coincide con la mia autopreservazione.
Non nego che i dettagli attorno a tutto sto discorso siano atroci ma credo che la logica di fondo regga ... strategicamente (continuo a ripetere strategicamente non e' lo stesso che umanamente) non serve a nulla negoziare tregue con Hamas perche' questo rallenterebbe solamente la creazione dei due stati.

Il Guru ha detto...

corerggo i miei fatti .. e' dal 2005 e non dal 2007 ce Israele ha sgomberato parte della palestina nel tentativo di stabilire i confini dei due stati

"Il 14 agosto 2005, nonostante la risoluzione ONU 242 non lo prevedesse, il governo israeliano ha disposto e completato l'evacuazione della popolazione israeliana (militare e civile)dalla Striscia di Gaza e lo smantellamento delle colonie che vi erano state costruite, nella speranza di un progresso di pace. Tuttavia, dallo stesso agosto sono cominciati ininterrotti lanci di razzi di tipo Kassām da Ghaza verso l'insediamento israeliano di Sderot e altre località, che proseguono in modo intermittente fino ad oggi."

Anonimo ha detto...

Strategicamente l'attacco era preparato da qualche mese non s'improvvisa un'azione militare così a caldo...visto che arriva Obama prandiamo la palla al balzo di qualche razzetto e facciamo piazza pulita finchè c'è Bush con il nostro piano da tempo studiato.
Umanamente: se fossi un palestinese che vive a Gaza, cioè un ghetto dove ci sono emergenze umanitarie da molti mesi, dove devo uscire e rientrare a testa bassa per lavorare magari in israele dopo perquisizioni fisiche. poi chiuso nel ghetto vedo arrivare razzi mitragliate su donne e bambini...Mi verrebbe in mente Varsavia; il ghetto, lavorare fuori a basso costo, la segregazione e poi l'annientamento. Preceduto da un breve tentivo di ribellione di un gruppo di ebrei disperato e male armato, soffocato dal sangue da parte delle SS ben armati e con un grande piano strategico, umanamente brutto ma strategicamente inattaccabile in fondo gli ebrei hanno sempre avuto tutti le pezze al culo, non vedete inveve gli europei che vivono insieme a loro come sono educati belli alti e biondi. Loro sanno solo suonare il violino e prestare soldi ad usura....rubare i lavandini( sono idioti o morti di fame? da generazioni, privati della scuola perchè costretti ad un nomadismo forzato scuole inesistenti o distrutte? Poveri perchè scemi insomma non perchè senza materialmente nulla)
non ho mai letto nulla di più razzista e superficiale sul mondo palestinese dell' inserzione del guru. Che delusione : di solito leggo e apprezzo analisieconomica, non commento perchè condivido, ma il razzismo è inaccettabile.
CAGE

Il Guru ha detto...

Cage,
arrivi con una "rincorsa' ideologico talmente forte che, a mio avviso, sei andato veramente lungo e hai mancato il bersaglio.
Il mio post si intitola, "spezzo una lancia a favore di Israele' e non "Israele ha sempre ragione, massacriamo tutti i palestinesi".
Al di la' delle evidenti pecche di Israele (che non nego) non mi sembra che tu faccia alcun commento sulla Palestina ed il mondo arabo ... qual'e' la soluzione che proponi per il conflitto? .. ricacciare gli israeliani nel mediterraneo? ... Le cose vanno mediate e pianificate (come e' certo che Israele ha pianificato questo attacco non si sono svegliati una mattina dicendo abbiamo solo 2 settimane prima che si insedi Obama .. leggi meglio il mio intervento ;-)
Sulla questione del darmi del razzista poi ... ancora una volta ti invito a rileggere il mio intervento.
La cosa "non politically correct" che volevo mettere alla luce e' che, a mio avviso, il mondo occidentale non ha una completa coscenza di come siano veramente i guerrieri di Allah (si il problema e' anche quello nel spostarsi dall'OLP a Hamas).
La mia tesi e' che noi europei abbiamo una visone del ribelle molto simile al settantottino. Ben educato, crede nella causa, tira 4 sassi e due molotov e poi torna a casa a mangiare la pastasciutta come lo sbirro che si e' beccato i 4 sassi in testa.
Poi il nostro bel ribelle sessantottino dopo 10 anni diventa dentista o avvocato e si mette un bell'adesivo "palestina libera" o "free tibet" (come si usa qui) sul parafango dell'audi.
L'elite occidente ha bisogno di schiodarsi dal relativismo ideologico e vedere le cose come stanno.
Esserte mangiato dai pescecani cercando di scappare da Cuba in una camera d'aria, essere lapidata in arabia saudita per essere stata violentata e' altrettanto atroce che essere rinchiuso a Guantanamo o essere pestato ad un check-point israeliano.
Non sono qui a fare la classifica dell'atrocita' sono solo a dire che bisogna superare gli schieramenti ideologici se si vuole risolvere qualsiasi cosa.
Sto paurosamente divagando ... ma sono sicuro che provi molta piu' simpatia per i messicani che attraversano il deserto cercando di vivere a los angeles piuttosto che per gli algerini che attraversano il mediterraneo cercando di vivere nell'appartamento di fianco al tuo all'arsea.
Sempre piu' facile vedere la pagliuzza nell'occhio dell'altro.
Abbracci
il_guru

Anonimo ha detto...

Ciao Tonio, bel post, equilibrato e soppesato. Lo condivido fino alle tre ultime righe, quando dici che è tutto sommato corretto cercare di sbarazzarsi di hamas. Qui qualcosa non tiene. per esempio: perché si è permesso ad hamas di diventare così forte e potente? Ho come la sensazione che ci si trovi di fronte a penelope, che di giorno tesseva la tela fingendo di volersi sposare e la notte la disfava. Qui un giorno si "sbaraccano" le colonie e l'altro non si fa nulla per fermare l'ascesa di un gruppo para terroristico (e non dirmi che il potente Mossad in concorso con la CIA non è in grado di fare queste cose!). Qualcosa, a mio avviso, non torna...
Ciao,
dar

Anonimo ha detto...

E' proprio così tony, non ho preso posizione pe dire chi ha ragione fra palestinesi ed israeliani. ho solo voluto dire che tu hai torto. hai torto a priori quando imposti un discorso razzistico. E non è solopoliticamente scorretto, è proprio razzista. Infatti se tu per descrivere l'inettitudine di un popolo, e già ogni generalizzazine è razzismo.., citi l'esempio della depredazione delle case abbandonate. Vedi quello è un comportamento di straccioni senza cultra e prospettive da generazioni, non di persone inette per tare genetiche. Quando ti mancano i beni primari per anni e anni, senza fissa dimora,quando ti capita una piccola occasione pensi solo a passare la nottata,non hai una visione di lungo termine. E' un comportamento della specie umana quando è stracciona e abbruttita, non dei palestinesi o dei terroni.
Detto ciò, non sottovaluto affatto la differenza tra i figli di papà occidentali e questi terroristi o patrioti a seconda dei punti di vista. E' proprio per questo che pongo dei limiti alla grande strategia d'israele. Adesso vince facile, ma semina odio a tutti i livelli. se io da casa mia mi emoziono e paragono al ghetto di varsavia, figurati per milioni di arabi e palestinesi. Nel computo delle vittime della nostra parte, dicendo nostra parte intendo ovvimente noi ed israele perchè è chiaro che siamo più affini e amici d'israele, pagheremo per 30anni con morti nostri, per atti terroristici incitati da questi pochi giorni di guerra. E' strategia vincente? conteremo i morti fra qualche anno perchè la cosa non finisce qui. Io penso che i più forti, i più democratici e secondo te, i più evoluti, cioè noi+israele, siamo i soli in grado di cedere qualcosa nel compromesso che si chiama pace. Non si riesce a distrugge un popolo nè lo si umilia per cercare una pace stabile.
Pertanto non vedo questo intervento militare con il tuo entusiasmo, dovuto ad una breve e veloce apparentemente facile vittoria.
Cage

Il Guru ha detto...

Dar,
buono il paragone con Penelope d'Itaca ... probabilmente hai ragione, magari sono un po' troppo ottimista riguardo agli intenti Israeliani.
Non credo pero' nemmeno troppo nella onnipresente teoria complottistica che Ebrei e CIA messi assieme possono controllare e risolvere tutti i problemi del mondo schioccando le dita.
Staremo a vedere ...
abbracci
il_guru

Il Guru ha detto...

Cage,
senza animosita' lasciamola qua ... visto che piu' o meno ti sei risposto da solo.
Differenze di tipo socio-economiche sono generate appunto da squilibri politici-culturali-socio-economici e non da inferiorita' genetiche o da panzane simili.
Non mi sembra di aver sostenuto il contrario in nessuno dei mie post, come non mi sembra che riportare differenze socio-economiche (anche se in maniera colorita) equivalga a fare un discorso razzista.

Tutto il mio ragionamento aveva come tesi di fondo quella di mettersi un po' nei panni di Israele in un momento in cui e' umanamente facile mettersi nei panni dei Palestinesi. Poi la ricetta per la pace nel mondo non la ho io come non ce l'ha nessuno ma stiamo attenti a schierarci definitivamente con una parte per partito preso. L'oppresso non ha sempre completamente ragione solo perche' e' oppresso. Qual'e' la soluzione al conflitto che ha in mente Hamas? o guardando ad altre parti del mondo qual'e' il futuro che hanno in testa i Talebani? l'ETA? o le Tigri del Tamil?
Cerchiamo di superare il concetto sessantottino che ogni ribellione e' cosa buona e giusta. Cerchiamo di capire prima che mondo vorremmo vedere, che soluzione vorremmo vedere e poi provare a leggere gli eventi in base ad una soluzione di lungo periodo.
Su questo filone non credo che l'intellighenzia occidentale abbia ancora capito che la rivoluzione islamica non e' una rivoluzione socialista.
La Sharia, la legge coranica, e' un'aberrazione dei diritti umani che sposta l'orologio della storia al tredicesimo secolo ... e mi da fastidio che la sinistra dopo essersi battuta per i diritti umani per generazioni chiuda un occhio (o tutti e due) verso l'avanzare di questi fenomeni in nome di un'opposizione al mondo delle multinazionali.
Ma anche qui sto divagando ...
Abbracci
il_guru