mercoledì 4 giugno 2008

Onore ad Hillary ma e' ora di mettersi da parte

E’ ormai un bel pezzo che non scrivo su questo blog ma per un paio di settimane non sono stato quaggiu’ bensi laggiu’ e mi ha fatto molto piacere rivedere di persona i 2 lettori di questo blog.

Direi che l’argomento del giorno e’ sicuramente la ormai certa candidatura di Obama come il rappresentante del partito Democratico per la corsa alla Casa Bianca.
Ieri in un coordinamento televisivo tutto americano ho visto il discorso in diretta di Hilary da NY che chiudeva la sua corsa all nomination e dieci minuti (pubblicita!) dopo la chiusura di Hilary e’ stato il turno di Obama a parlare in diretta dal Minnesota sfidando a duello McCain per la poltrona di presidente.
Inutile ricordarvi che gia’ a febbraio avevo previsto che lo scontro finale sarebbe stato Obama-McCain Devo dire cha sono stato un supporter di Obama dall’inizio ma che lentamente Hilary stava guadagnando un sacco di punti nel mio cervelletto mentre il messaggio (o slogan?) di cambiamento di Obama stave diventando un po’ stantio.
Il discorso della Clinton di ieri e’ stato a mio avviso esemplare ed ha ricordato come e’ da tempo che lei si batte per temi sociali quali ad esempio l’assistenza sanitaria per tutti gli americani (cosa che l’ha messa in difficolta’ quando era la first lady).
Onore delle armi quindi ad Hilary che pero’ mi delude con la sua richiesta di rimanere in pista come candidata alla vicepresidenza. Mentre credo che un ticket Obama/Clinton sia veramente interessante e potenzialmente coinvolgente, credo anche che una corsa cosi’ aspra e all’ultimo sangue richiedesse al perdente di ritirarsi nell’ombra.
Sono quindi deluso della decisione di Hilary di inseguire la candidatura a vice presidente perche’ questo dimosta a mio avviso che dietro le importanti questioni politiche per cui si batte vi sia anche una ricerca spasmodica della “cadrega”.
Obama e’ ora in un serio imbarazzo, da un lato gli sara’ difficile negare al potente rivale il posto d’onore nel suo ticket, dall’altro un vicepresidente del calibro di Hilary costituirebbe a mio avviso una costante spina del fianco ed una distrazione per is senatore dell’Illinois.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente Guru sei tornato.
Due richieste. La prima è quel che hai visto quaggiù... Che Italia hai trovato, al netto del Bronco!
In seconda battuta una domanda.
Ma Obama, adesso, ce la fa? Mi sembra incredibile che i Repubblicani possano vincere (con Mc Cain poi) ma al contempo mi sembra che un presidente nero in un paese come gli Usa sia difficile da eleggere...
Attendo illuminazione
Cooper

Giacomo Brunoro ha detto...

Secondo me non va sottovalutato McCain: mi da l'impressione di essere uno che parla direttamente alla pancia della gente e potrebbe anche fare il colpaccio. Ma credo che Obama non sottovaluterà assolutamente il suo avversario.
Credo invece che scegliere Hilary come vice non sarebbe affatto una buona mossa politica: paradossalmente due pesi massimi di questo tipo potrebbero indebolirsi...
Per quanto riguarda Hilary credo che abbia perso perchè è stata percepita come "vecchio che avanza": non ha niente, assolutamente niente di femminile, dato che politicamente è un uomo a tutti gli effetti. Però questo è soltanto un'impressione "da quaggiù"...

Anonimo ha detto...

Mi unisco ai commenti degli altri: questa ricerca del "dream ticket" (ora si parla di una presenza kennedyana per la vice presidenza) non è indice di un certo affanno dei demo sui rep? Almeno, visto dal profondo nord italiano pare proprio così....

Il Guru ha detto...

mah faro un post sulle elezioni a presto ma credo che come spesso succede il rischio maggiore sia per i democratici di perdere le elezioni autoimpiccandosi piu' che per i repubblicani di vincerle con le loro forze .. comunque credo anch'io che McCain abbia da dire la sua ..