mercoledì 27 maggio 2009

Un Mondo Affollato

Ancora uno spunto dal libro "Caldo, Piatto e Affollato" di Thomas Friedman.
La descrizione si riferisce al mondo in cui viviamo.
Caldo - a causa del riscaldamento terrestre
Piatto - a causa della globalizzazione
Affollato - visto che siamo in tanti su questo pianeta e saremo sempre di piu'

Questi tre macro-trend, argomenta Friedman, renderanno da qui a pochi anni il nostro pianeta invivibile a meno che non rivisitiamo drasticamente l'attuale modello di sviluppo economico .

Si sente spesso parlare di riscaldamento terrestre e globalizzazione, mano della bomba demografica su cui siamo seduti.

Il grafico qui sotto illustra come la popolazione mondiale dovrebbe raggiungere i 9 o addirittura i 10 miliardi di persone tra 40 anni.
Questo vuol dire che una persona della mia generazione potra' lasciare questo mondo con il doppio delle persone rispetto a quando lo ha trovato alla nascita.
Trend Popolazione Mondiale
La questione del sovraffollamento terrestre e' soprattutto una questione di risorse.
Piu' gente c'e' al mondo e piu' gente avra' bisogno di acqua, cibo, legna, carbone, petrolio e di beni di consumo.
Il grafico qui sotto (fonte Nazioni Unite) stima che a livelli tecnologici odierni il mondo puo' permettersi di sostenere circa 6 miliardi di individui che "vivacchiano" benino.
E 2 miliardi di gente che vive "all'occidentale".
Trend Popolazione Mondiale
Il "piatto" del mondo sta portando sempre piu' Cinesi, Indiani, Est Europei a vivere "all'occidentale" ... a quando la scarsezza di risorse? a quando l'implosione del sistema?

Segnali se ne sono visti prima della recessione, con il prezzo delle materie prime e dei beni agricoli andato alle stelle e proteste nei paesi poveri di migliaia di persone che non potevano permettersi il riso ed altri beni di prima necessita'.

Per produrre piu' cibo e materie prime per questa popolazione che cresce si dovranno usare sempre piu' risorse e dilapidare ancora di piu' questo nostro povero pianeta.
Inoltre, per chi crede nell'effetto dei gas serra, l'energia consumata da miliardi di individui rendera' il pianeta ancora piu' caldo.

Ho come l'impressione che questo trend demografico portera' importanti conseguenze nella nostra vita di tutti i giorni in tempi non troppo lontani.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel post Guru, ma ci vuole anche la lettura strategica e ottimistica. Credo infatti che una delle strade da percorrere sia che si cambi modello "energetico".
Tutte le rivoluzioni culturali e sociali hanno sempre avuto a che fare con il cambio del modello energetico e io, da buon dietrologo, penso che l'alternativa al petrolio ci sia eccome. Certo avrà un costo importante per il capitalismo che dovrà rinunciare a certi margini di profitto e dovrà spendere per riconvertire tutto il sistema, ma sono convinto che questo sia l'orizzone. Se così non è il collasso è alle porte. Ma se così è sarebbe ora che i potenti decidano di calare il gioco, facilitando un miglioramento pur accettando un cambiamento radicale delle regole del gioco e quindi della attuale casta di controllo del pianeta.
che dici?

Anonimo ha detto...

ps
sono cooper

Il Guru ha detto...

Coppi sono completamente d'accordo con te che siamo alle soglie di un cambiamento epocale che dovra' ridisegnare il modello economico e il modo in cui viviamo (incluso soprattuto il modo in cui usiamo le risorse).
Sono meno d'accordo che il modello sia gia' qui a portata di mano. Credo che ci siano i "semi" di un differente sistema ma non e' ancora chiaro quale sara' il risultato finale.
Un esempio per tutti e' l'energia. Per quanto ci possa far piacere parlare di energia solare ed eolica queste fonti non hanno al momento abbastanza "gambe" per sostituire petrolio e carbone.
Uno dei possibili cambiamenti potrebbe essere ad esempio che invece di aspettarci che il grande capitale o il governo installi migliaia di KM quadrati di pannelli solari dovremo muoverci verso una soluzione piu' individuale ed avere milioni di persone che installano i loro pannelli.
Credo che una delle direzioni che potrebbe prendere questo cambiamento economico sia quello di mettere l'individuo al centro e le istituzioni ai lati (vedi rivoluzione internet ad esempio che ha fatto questo con la conoscenza).
Credo inoltre che in questo nuovo modello dovremo abbandonare molte delle ideologie (DX e SX) che ci hanno "cullato" per anni.
Chavez che sequestra i pozzi petroliferi alla Exxon non sta generando, a mio avviso, un modello economico sostanzialmente diverso da quello della Exxon.
Il fatto e' che stiamo arrivando ad un punto dove un cambiamento del sistema apapre inevitabile.
L'alternativa e' farsi la guerra per il controllo elle sempre meno risorse che ci saranno nel pianeta.
Abbracci
il_guru

Anonimo ha detto...

Caro Guru, la tua realpolitik mi piace sempre molto.
tuttavia vorrei specificare alcune cose. Quando parlo di problema energetico e di energie altre (alternative non mi piace) non penso al tam tam di questi anni che l'hanno messa su un piano "ambientale" o "verde". Non penso all'energia solare ne a quella eolica.
Penso che sono 40 anni che si studia un'alternativa a petrolio e carbone ma penso anche che l'egemonia generata nel controllo di petrolio e carbone non ha certo portato a "spingere" l'uso di energie altre.
Quando intervistai Dulbecco molti anni fa a San Diego, parlavamo dei brevetti delle società farmaceutiche e del fatto che per sviuluppare un farmaco ci volevano anche 10 anni. Dulbecco, premio Nobel di buona moralità, diceva che è ovvio che le società farmaceutiche prima di immettere sul mercato farmaci che possono risolvere i problemi in modo più agile e efficace, mirino a rientrare dell'investimento fatto su altri farmaci, rallentando l'ingresso sul mercato di prodotti altri.
Se questo è vero (e penso sia vero senza troppe ideologie) credo che questo valga anche per l'energia. Dove c'è un problema oggettivo (anche e soprattutto di costi) di riconversione di chi l'energia la usa. Altro esempio è lo sviluppo di Internet e della rete che ha rivoluzionato e sta rivoluzionando l'informazione e la comunicazione di tutto il mondo. Il primo esperimento di connessione web è (credo) dei primi anni settanta, tra 2 basi americane in europa. Ci sono poi voluti 30 anni per portare quella tecnologia ad essere popolare e siamo ancora indietro nel fare in modo che migliori la vita del pianeta. Pensa al tema del wi max. In questo momento potremmo fare in modo che tutti si connettano da dovunque in modo semplicissimo e ad altissime velocità. Eppure se questo avviene significherebbe l'atrofizzazione di business portanti il nostro sistema, in primis quello delle compagnie telefoniche che non avrebbero più senso. Ma quant altri servizi oggi danno lavoro a milioni di persone e sostengono milioni di società che con una connessione gratuita e estesa scomparirebbero? Ergo il sistema rallenta l'immissione della tecnologia o continua a chiedere di pagare la connessione anzichè convertire i modelli di business dando la connessione gratis e facendo pagare i servizi?
Insomma non vedo molta dietrologia dietro questa analisi, anzi! Ti dirò di più. Sono convinto che dietro l'operazione Marchionne non si nasconda l'idea di fare fiat in tutto il mondo, ma di immettere soluzioni tecnologiche volte al risparmio energetico da distribuire world wide grazie alle società che lui sta comprando. Fiat ha investito nella tecnologia in questi anni e adesso vuole piazzare i suoi motori e le sue soluzioni in quante più vetture possibili.
Per questo spero che la direzione sia questa, perchè la svolta dell'energia e quindi un deprezzamento del costo di produzione del prodotto è l'unica soluzione per dare da mangiare a tutti.
Questo a scapito di un club atrofizzato di potenti che rifiuta di perdere la sua egemonia, ma forse sta mollando il colpo!

Il Guru ha detto...

hey Coppi .. grazie del bel intervento ... pensato e messo giu' bene.
Beh che dire ... sollevi dei punti importanti anche se forse c'e' sempre un filino troppa dietrologia.
Penso che tu abbia ragione che tecnologie ed innovazione a volte vengano centellinate per massimizzare i profitti e ammortizzare investimenti (medicine in primis anche perche' hanno un ciclo di copyright)
La questione energetica e' pero' a mio avviso un po' diversa perche' non credo che i colossi petroliferi abbiano investito miliardi (come i colossi farmaceutici) per scoprire l'ammazzapetrolio. Anzi al contrario probabilmente hanno speso per ammazzare l'ammazzapetrolio
Quindi credo (credo non ne ho alcuna prova) che ci sia bisogno di un filino in piu' di ricerca .. appunto come dici tu magari siamo a livello di internet di qualche anno fa ... bisogna accelerare il ricerca ed implementazione.
Poi c'e' anche una questione di economie di scala ... benzinari in ogni angolo di strada, reti di distribuzione elettrica ecc .. sono investimenti sviluppati in decenni che se devono essere rivoluzionati richiedono risorse importanti.

In ogni caso sto discutendo su di un cavillo ... credo che sia piu' cio' su cui siamo d'accordo.
Ci sono poi cose che e' chiaro si potrebbero fare da subito .. la mia macchina qui in america fa 8.5 KM con un litro di benzina (ok mi vergogno) ... non c'e' alcuna giustificazione per cui non dovrebbe farne almeno 20 con un litro con la tecnologia che abbiamo oggi e magari 40 con quella che abbiamo nel cassetto .. o magari rinunciando a qualcosina.

Questa poi e' tutto un altro discorso ... magari anche a tecnologia attuale molte cose potrebbero cambiare semplicemente facendo dei trade-off ..

Bon dai troppo presto la mattina per ragionare a pieni giri ..
ti abbraccio
il_guru