martedì 2 dicembre 2008

Obama - portera' veramente "Change"?

Blog dormiente frutto di un periodo lavorativo e privato veramente intenso.
Mi accorgo di non avere dedicato nemmeno un post alla vittoria elettorale di Obama e allo storico segnale di cambiamento che sta portando sulla scena politica statunitense e mondiale.

Lo dico subito, credo che il buon Barack le abbia azzeccate quasi tutte fino ad ora, ed io, come molti americani, sono completamente perso nella luna di miele con il leader "abbronzato" (per dirlo con le parole del Berlusca).

Ma una pagliuzza nell'occhio del salvatore della patria la dobbiamo assolutamente trovare, non sia solo per riempire qualche riga di questo Blog.

Obama ha fatto del cambiamento un tormentone elettorale e l'elettorato americano stanco di otto disastrosi anni di politica Neo-Con lo ha premiato con una sonate vittoria.
Che Obama riesca o meno a portare il cambiamento promesso e' quasi irrilevante di fronte all'energia sprigionata dall'idea stessa del cambiamento (questa l'ho capita solo io).

Se guardiamo bene alle prime decisione prese dal "soon-to-be president" questo grosso cambiamento non lo si vede.
Una sfilza di clintoniani tra le prime e le seconde file dei ministri e addirittura un uomo di Bush lasciato alla guida del Pentagono.
Obama si e' poi sbilanciato nel dire che alcune delle proposte fatte in campagna elettorale potrebbero slittare con i tempi; leggi il ritiro dall'Iraq in 16 mesi e l'abolizione immediata degli sgravi fiscali per i piu' ricchi.

Ma come si dice da queste parti, non lasciamoci rovinare quest'incredibile fiaba da degli squallidi dati di fatto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mah! Io non so davvero se qualcosa accadrà.
Io lo spero, spero che il riassetto americano crei un effetto globale positivo per tutti.
Mi ha colpito un articolo di Gabriele Romagnoli (che non ritrovo) che diceva che storicamente l'impulso di "ottimismo" vale di più dei "provvedimenti" operativi che i governi ottimisti fanno.
Con questa crisi non credo troppo a questa cosa, ma mi piace pensare che possa essere così. Anche perchè altrimenti ci rimangono poche speranze.
Sulla non discontinuità di Obama non mi spaventerei. Anzi. Non credo che il cambiamento passi attraverso colpi di testa, ma da un accurata "gestione" delle complessità con i migliori strumenti in campo. Altrimenti ci mettono 2 anni a capire cosa non funziona e lì si che sprofondiamo nel nulla!
baxeti, io vado a NYC!
Cooper

Anonimo ha detto...

SI, MA TROPPO DORMIENTE GURU!!!
SU' BENE!!!
COOPER