mercoledì 9 gennaio 2008

Elezioni Primarie e le due Americhe

Ieri si sono svolte nel New Hampshire le elezioni primarie per il partito democratico e repubblicano che definiranno i due sfidanti per la poltrona di presidente degli Stati Uniti.

L’attenzione dei più (inclusa la mia) e’ rivolta alla battaglia nel partito democratico dove, comunque andranno le cose, sembra delinearsi l’evento storico di presentare o un candidato di colore o una donna alla corsa presidenziale.

Ma a guardare bene e’ il campo repubblicano che sta riservando delle sorprese non indifferenti. Giuliani, dato qualche mese fa come il favorito, sta annaspando vistosamente e McCain, dato per morto, ieri ha vinto le primarie in New Hampshire.

Ma se sbucciamo ulteriormente la cipolla e’ importante evidenziare la differenza tra i risultati delle primarie repubblicane in Iowa e New Hampshire, ovvero in uno stato della “Middle America” e in uno stato che si affaccia sull’oceano.

McCain e’ uno dei candidati piu’ moderati all’interno del partito repubblicano e per questo, a mio avviso, ha vinto le primarie in uno stato del New England, mentre la “Middle America” ha premiato Mike Huckabee pastore Battista che sostiene che qualsiasi spiegazione a qualsiasi domanda puo’ essere trovata nella Bibbia (tra l’altro sostiene la teoria creazionista).

Quest’anima fondamentalista radicata in parte dell’elettorato Repubblicano fara’ si, a mio avviso, che il candidato Repubblicano alla presidenza sara’ il mormone Mitt Romney, giunto secondo in entrambe le primarie fin qui svolte, che puo’ risultare come un punto di equilibrio tra valori religiosi e pragmatismo politico.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Guru e ben rientrato!
Due osservazioni e stimoli:
1) dopo il tuo viaggio in far east mi aspetto un commento lettura di quei luoghi, visto che il "visto da quaggiù" è andato in trasferta
2) Sulle primarie americane mi piacerebbe ce le raccontassi in modo più approfondito. Come ben sai l'italia copia il "nome" delle primarie senza, per, essere capace di coglierne il senso. Almeno questo è quello che a me appare. Leggendo i nostri (non)giornali appare che in USA i candidati dello stesso partito si "scannano" tra loro, mentre in Italia la candidatura della Bindi in opposizione a Veltroni era risultata al limite dell'offensivo. La sensazione è che le primarie USA servano a diverse cose:
1) Come elemento di democrazia
2) Come opportunità dei candidati che possono superare l'apparato di partito - con un sacco di dollari, ovviamente, ma non legati agli imprimatur dei patron
3) come palestra di politica per i candidati che si misurano nelle primarie e "imparano" a fare la classe dirigente, formando degli staff che acquisiscono know how
...sono tutte sciocchezze o no?
ciao
Cooper

Giacomo Brunoro ha detto...

Impressioni di uno che segue a distanza le primarie:
- Hilary è davvero insopportabile e credo che in Europa in molti facciano il tifo per Obama, che forse sarebbe l'unico vero elemento di novità (non venitemi a dire che Hilary è donna perchè non ci crede nessuno, nemmeno lei...)
- sbaglio o ai repubblicani manca un candidato di peso? chuck norris a parte mi sembra che sia una manipoli di disperati senza nessuna possibilità di essere poi eletti

Il Guru ha detto...

Arrieccomi .. ringrazio il Coppi ed il Giacomo per gli interventi.
Rispondo un po’ telegrafico vista la cronica assenza di tempo.

- Primarie USA: effettivamente un campo di battaglia interessante dove i concorrenti si affilano le corna per il duello finale. Servono per far conoscere i candidati al partito e al paese e possono riservare delle belle sorprese a volte scardinando anche le logiche di partito.
- Neo in tutto questo e' che come spesso succede gli americani strafanno ed in pratica la campagna presidenziale ormai inizia 2 anni e mezzo prima delle elezioni ... preparazione alle primarie + primarie + campagna vera e propria .. questo alla fine diventa una gigantesca spesa che solo pochi possono sostenere e che forse puo' anche "annoiare" l'elettorato
- Obama anch’io mi son convinto su di lui e credo che ce la possa fare ... credo che chi vince le primarie democratiche ha un 90% di probabilita’ di diventare presidente .. certo che le sorprese possono sempre essere in agguato ... e magari viene fuori qualche bello scheletro dall’armadio al momento giusto nella grande tradizione americana!
- Questione orientale Coppi difficile da articolare in tre parole specialmente avendo visto la Tailandi paese tutto sommato moderno e democratico ... certa e’ una cosa che la gente e’ industriosa e si da da fare a tutte le ore (in netto contrasto ad esempio con alcuni paesi del Sud America che ho visitato) ... tanto lavoro e poco divertimento .. uhm a pensarci bene e’ proprio per questo che ci stanno facendo e ci faranno le scarpe!!! .. il discorso puo essere piu’ complesso se si inserisce l’aspetto dell’educazione, produzione vs. servizi ecc
Abbracci a tutti
Il Guru