Non c'e' dubbio che se a Novembre votassero Arabi ed Europei il senatore dell'Illinois avrebbe le elezioni presidenziali in tasca; ma ahimè in autunno voteranno i cittadini del Nebraska e dell'Oklahoma che dei bagni di folla in Francia ed in Germania non sanno proprio che farsene.
Ad essere sinceri credo che il viaggio all'estero del candidato democratico sia stata, tutto sommato, una mossa positiva. Era in fondo l'unico modo di dimostrare un certo spessore internazionale per un candidato che non ha un gran che di esperienza politica ad alto livello.
Questa mossa potrebbe pero' anche rafforzare la percezione elitaria e distaccata dai problemi della classe lavoratrice che Barack si sta portando dietro.
La sinistra che Barack rappresenta e' la sinistra delle università e dei cittadini delle aree metropolitane americane. I colletti blu non riescono ad identificarsi con un candidato che per parlare di inflazione in Iowa cita i prezzi della rucola in una catena alimentare di prodotti biologici (tra l'altro non presente in Iowa).
Essere bollato come europeista (peggio un francese) nel cuore degli Stati Uniti non e' proprio un complimento e temo che al momento cruciale l'operaio della Ford tendera' ad identificarsi di piu' con il reduce di guerra pittosto che con il laureato di Harvard.
Negli Stati Uniti si dice che la gente vota il candidato con cui gli piacerebbe sedersi a bere una birra, e, guarda caso, recentemente uno pseudo-cowboy del texas e' riuscito a vincere due tiratissime elezioni.
Personalmente penso (e spero) che Obama ce la possa fare a Novembre, ma temo che il culto da rock-star che ormai riceve e la la sua aurea ormai semi-divina possa alienare gruppi di elettori di cui ha disperatamente bisogno. Il sistema di voto americano premia un consenso diffuso in tutti gli stati e le elezioni non si vincono a New York ed in California.
Credo che il problema di Obama non sia tanto il colore della pelle, ma quanto il fatto che a berci una birra assieme un agricoltore o un operaio non saprebbe bene cosa dirgli.
Un paio di pensieri conclusivi in ordine sparso:
- Germania, Francia, Inghilterra, Israele ... Obama ha gia' fatto capire chi conta
- Noi europei siamo sempre bravi a fare i signori con i soldi degli altri ... ma siamo sicuri che una persona di colore (o un figlio di un Marocchino o di un Turco) lo eleggerebbero in Francia o in Germania?
Buone vacanze a voi che le fate!